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24/11/2015 - Sierra Leone - Speranza post-Ebola per la gente di Kumbrabai, grazie ad un nuovo pozzo
Foto dell'articolo -SIERRA LEONE – SPERANZA POST-EBOLA PER LA GENTE DI KUMBRABAI, GRAZIE AD UN NUOVO POZZO

(ANS – Kumbrabai) – Kumbrabai, un piccolo villaggio nell’entroterra della Sierra Leone, a 100 chilometri dalla capitale, Freetown, sa cosa vuol dire subire lo stigma dell’Ebola. L’epidemia si è nutrita della sua popolazione e un terzo dei suoi abitanti sono morti per il virus. Ora, libero da Ebola, grazie ai Salesiani, il villaggio vede rinascere la speranza, con la costruzione di un pozzo che permetterà alla popolazione di preservare la propria salute e migliorare le colture.

Kumbrabai, lontano dalla strada principale e da altri villaggi, è raggiungibile solo attraverso strade di campagna. Si trova in una zona che nella stagione delle piogge diviene paludosa, immersa in una fitta vegetazione, con case di mattoni e, come in tutta la Sierra Leone, con molti bambini.

Il primo caso di Ebola nel villaggio si è verificato a luglio 2014. A questo ne sono seguiti molti altri, ma in un primo momento tutti pensavano che fosse una questione di stregoneria... intanto il villaggio si riempiva di morti e infezioni. Su 270 abitanti sono morti in 82, mentre 65 persone infettate sono fuggite e di loro non si sa più nulla. Solo 12 hanno superato la malattia.

Ci sono famiglie in cui tutti i membri sono stati uccisi, altri in cui è sopravvissuto solo uno... ma da quando è apparsa l’Ebola, nulla è stato più lo stesso a Kumbrabai: il villaggio soffre lo stigma della sua stessa gente, che non vuole entrare nelle case in cui ci sono stati dei morti; e nemmeno la gente degli altri villaggi vuole relazionarsi con quella di Kumbrabai.

I Salesiani hanno aiutato Kumbrabai durante tutto questo periodo e si sono impegnati a farlo anche adesso, dopo che l’Ebola sembra aver lasciato la Sierra Leone. Durante l’epidemia hanno aiutato con frequenti visite, accompagnando la popolazione e distribuendo cibo e acqua; e ora vogliono continuare a farlo con progetti concreti che migliorino la vita della gente e permettano loro di ritrovare la speranza.

La costruzione di un pozzo è stato il primo passo per gli abitanti di Kumbrabai per avere migliori condizioni di vita e imparare sane abitudini, dato che finora un piccolo pantano di acqua sporca serviva allo stesso modo per il bagno, il bucato, per bere e per far bere gli animali.

Grazie a questa infrastruttura realizzata dai Salesiani, Kumbrabai potrà anche migliorare i suoi raccolti, visto che prima due terzi delle colture andavano persi direttamente a causa delle condizioni climatiche, dei parassiti e della scarsità d’acqua.

A questo progetto se ne aggiungeranno altri, come la distribuzione di sementi, l’insegnamento di nuove tecniche agricole per il miglioramento delle colture e la creazione di una scuola locale affinché i bambini possano essere scolarizzati.

Pubblicato il 24/11/2015

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