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11/10/2010 - RMG - “Perché farsi missionario?”
Foto dell'articolo -RMG – “PERCHÉ FARSI MISSIONARIO?”
(ANS – Roma) – A due settimane dal solenne invio della 141ª Spedizione Missionaria, nuovi contributi, provenienti dai protagonisti di quell’evento, permettono di riflettere sul vero senso dell’essere missionari oggi.

"Missioni Don Bosco" ha ora prodotto una nuova versione del video sintesi dell’Harambée 2010 e della cerimonia di consegna del crocifisso ai missionari della 141ª spedizione. In questo contributo, più lungo e articolato del precedente, emergono soprattutto alcuni interventi che ribadiscono con chiarezza la necessità dei missionari nel tempo odierno.

“Perché farsi missionario?”. La domanda l’ha posta a se stesso anche don Václav Klement, Consigliere generale delle Missioni, mentre accompagnava i membri salesiani che si preparavano alla spedizione. In primo luogo, afferma don Klement, l’invio missionario “è un’espressione della Chiesa Cattolica e della cattolicità e dell’Universalità della Congregazione”.

Da parte sua don Vittorio Castagna, sacerdote salesiano italiano, inviato il 26 settembre scorso come missionario in Guatemala, racconta di aver scelto l’apostolato della missione perché spinto da un grande entusiasmo, nato dopo aver visto “video e filmati sulle terre di missione” e “ascoltato i missionari che, tornando qui in Italia, ci raccontavano la loro esperienza”. Successivamente, attraverso la preghiera, ha capito che seguire Don Bosco, nel suo caso specifico significava andare in missione: “Da mihi animas - spiega nel video – per me si concretizza nel partire per terre lontane, terre che io non ho scelto, ma che ho accolto”.

Insieme a don Castagna, anche don Simplice Tchoungang, ha scelto di partire missionario, seguendo un percorso fino a pochi anni fa inimmaginabile: dall’Africa, all’Europa. “È importante evangelizzare il mondo, fino ai confini della terra”. Usando una felice metafora, don Tchoungang paragona il Vangelo ad una canzone, ma “in Europa – continua don Tchoungang – alcuni hanno perduto le parole mentre altri conoscono le parole, ma non cantano più la canzone”.

Don Pascual Chávez, infine, nello stesso video sottolinea il valore sempre odierno della missione. Il Rettor Maggiore dei Salesiani invita a non considerare solo uno slogan il tema della prossima Strenna, “venite e vedrete”, ma a sfruttare gli ambienti che il mondo salesiano offre per crescere nella consegna agli altri, come il Movimento Giovanile Salesiano e il volontariato.

Il video completo è disponibile su ANSChannel.

Pubblicato il 11/10/2010

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