(ANS – Catania) – Si è svolta dal 5 al 7 settembre la XXIV edizione del “Seminario Europa”, l’incontro di formazione europea promosso dalle Figlie di Maria Ausiliatrice del Centro Italiano Opere Femminili Salesiane – Formazione professionale (CIOFS-FP).

La tre giorni di incontro ha avuto luogo a Catania, nel cuore di una Sicilia dove i giovani hanno sempre più difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro e dove l’impegno del CIOFS-FP per la formazione professionale e l’avvio dei ragazzi al lavoro ha un’importanza persino maggiore che nel resto del Paese.

Tema di quest’anno è stato “L’apprendistato nel sistema dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) e nell’inserimento occupazionale”. Considerato il calo dei contratti di apprendistato in Italia nel biennio 2009-2010, il Ciofs ha dedicato questa edizione al tema dell’apprendistato, un campo che, per gli organizzatori del seminario è da rivedere e da potenziare.

Per analizzare la disponibilità delle imprese rispetto all’attuale normativa sull’apprendistato, il CIOFS-FP, in collaborazione con il Censis, ha realizzato un’indagine esplorativa sottoponendo un questionario sul tema apprendistato ad oltre 200 aziende italiane che collaborano con la formazione professionale. I dati dello studio sono stati presentati e discussi nella giornata di giovedì 6 settembre.

Al seminario hanno preso parte, tra gli altri, il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, intervenuta nella giornata conclusiva attraverso una videoconferenza; Giuseppe Roma, Presidente del Centro Studi Investimenti Sociali (Censis); e il segretario della sindacato della “Confederazione Italiana Sindacato Lavoratori” (Cisl), Giorgio Santini, oltre a numerosi rappresentanti delle istituzioni politiche e civili.

Nel seminario si è parlato anche di Europa. “La nostra iniziativa – ha detto Sr Lauretta Valente, fma, Presidente del CIOFS-FP – è nata ventiquattro anni fa, proprio nel momento in cui venne stabilita la competenza europea sulla strategia e la visione comune dell’istruzione. Noi continuiamo a portare avanti questo approccio europeista perché è un prezioso strumento per approfondire le necessità reali, per vagliare i diversi sistemi e armonizzare l’applicazione delle leggi italiane con quelle di chi eccelle in quest’ambito”. Oltre ai vertici di varie regioni italiane, al Seminario Europa hanno preso parte anche i rappresentanti di Danimarca, Austria e Francia.

Pubblicato il 10/09/2012