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26/9/2010 - Italia - Per annunziare ai poveri un lieto messaggio
Foto dell'articolo -ITALIA – PER ANNUNZIARE AI POVERI UN LIETO MESSAGGIO
(ANS – Torino) – Celebrato il 26 settembre, nella basilica di Maria Ausiliatrice di Torino Valdocco, il mandato della 141ª spedizione missionaria salesiana: religiosi e laici inviati per annunziare ai poveri un lieto messaggio. Forte l’appello del Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Pascual Chávez Villanueva, a “vere rivoluzioni etiche e culturali” promosse da persone che vivono “una ragione illuminata dall’amore”.

La giornata è stata introdotta, come ormai consuetudine, dall’incontro nel teatro Valdocco tra il Rettor Maggiore dei Salesiani e i giovani che hanno partecipato alla 21ª edizione dell’Harambeé, incontro di animazione missionaria svoltosi il 25 e il 26 settembre tra il Colle Don Bosco e Torino. A moderare e guidare l’incontro Massimo Zortea e don Franco Fontana, rispettivamente Presidente e vice presidente del Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS). Don Chávez ha evidenziato l’importanza di fare opzione per una cultura vocazionale che apra alla vita intesa come dono, ricevuto e offerto per gli altri. Ha invitato i giovani a lasciarsi guidare in percorsi di educazione all’amore, alla castità, alla preghiera e all’oblazione indicando nel volontariato una strada privilegiata per vivere e sperimentare la donazione di se.

Al termine della sua relazione sono stati presentati i missionari partenti. Don Vaklav Klement, Consigliere per le Missioni, ha presentato i Salesiani, Madre Yvonne Reungoat, le 8 Figlie di Maria Ausiliatrice e i responsabili delle ONG salesiane dell’Italia, Spagna, Polonia, Repubblica Ceca. Tra i partenti sono stati ricordati alcuni già presenti nei luoghi missionari e non presenti a Torino.

Introdotta dal canto e da una danza africana, la celebrazione eucaristica per la consegna del mandato e del crocifisso missionario della 141ª spedizione missionaria salesiana ha visto la partecipazione di numerosi fedeli, laici, giovani, Salesiani e Figlie d Maria Ausiliatrice.

La salvezza realizzata da Cristo e celebrata nell’Eucaristia, ha detto Don Chávez, “si prolunga lungo la storia fino ai confini del mondo attraverso la missione evangelizzatrice che svolge la Chiesa, ed in essa la Famiglia di Don Bosco”. “La 141ª spedizione missionaria salesiana, evidenzia il nostro essere e fare Chiesa, il nostro impegno per i giovani del mondo, specialmente i più poveri”. Commentando le letture della XXVI domenica del tempo ordinario, il Rettor Maggiore ha posto l’accento sull’evangelizzazione dei poveri ricordando come l’evangelista Luca avverte che la ricchezza provoca la miopia spirituale, produce l’indurimento del cuore e rende idolatri. “La parabola del ricco che veste di porpora e bisso, banchetta ogni giorno, senza preoccuparsi della condizione del povero Lazzaro, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi delle briciole che cadevano dalla mensa del ricco, ha acquisito dimensioni macrocosmiche”.

Il Rettor Maggiore ha ricordato come la crisi economica e finanziaria abbia “aumentato i numeri di poveri nel mondo, causato la perdita di qualità di vita di altri milioni, arretrato lo sviluppo dei paesi provocando immane sofferenza per la disoccupazione e tanta disperazione”. Richiamando l’Enciclica “Caritas in Veritate” di Benedetto XVI, Don Chávez ha ricordato come la Chiesa è chiamata a “investire su un’evangelizzazione che sappia intercettare i bisogni dell’umanità, specie dei più poveri, e su una grande opera educativa, giacché la questione sociale è diventata sempre più radicalmente questione antropologica ed etica”. Per un mondo incline all’autodistruzione urge un pensiero nuovo, frutto della evangelizzazione. “C’è un urgente bisogno di un modello nuovo di uomo, di società, di ordine mondiale”. “Questo mondo, questa società, hanno bisogno di una cultura della sobrietà e della solidarietà sì da rendere possibile il sogno di Dio”.

Al termine dell’omelia il Rettor Maggiore ha consegnato il crocifisso missionario ai Salesiani e, insieme a Madre Reungoat, alle figlie di Maria Ausiliatrice.

La celebrazione, trasmessa in diretta satellitare e streaming con la produzione di Missioni Don Bosco, si è conclusa con una sosta davanti ala tomba di Don Bosco. Qui il Rettor Maggiore ha salutato i missionari in partenza ricordando loro che oggi sono loro i continuatori dell sogno missionario di Don Bosco.

Su sdb.org e in SDL è disponibile il testo integrale dell’omelia di Don Chávez.

Su ANSchannel un breve video sintesi dell’Harambeé e del mandato missionario salesiano.

Pubblicato il 26/09/2010

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