(ANS – Verona) – Ha ancora senso la scuola delle conoscenze? Quali opportunità nascono da strumenti come il tablet e gli smartphone? Da queste domande partirà il convegno “L’intelligenza nelle mani nell’era della didattica digitale - I-padagogia”, promosso dal Centro Nazionale Opere Salesiane-Formazione Aggiornamento Professionale (Cnos-Fap) e l’azienda Apple, in programma l’11 Aprile a Verona.
L’incontro tira le fila di quasi due anni di sperimentazione dell’I-pad come strumento in aula, con un’iniziativa che coinvolge una ventina di centri professionali salesiani e oltre 2500 ragazzi, con risvolti molto interessanti.
Don Gianni Filippin, Direttore nazionale di Cnos-Fap, ha spiegato che questa sperimentazione, “è nata perché con i ragazzi della formazione professionale la lezione frontale è poco efficace, da sempre. Abbiamo sempre avuto un 50% di laboratorio, ma nel 50% di ore dedicato alla teoria i docenti facevano la classica lezione frontale. I ragazzi invece hanno quella che noi chiamiamo intelligenza nella mani, hanno bisogno di essere attivi in prima persona, protagonisti dell’apprendimento. I tablet ci sono sembrati uno strumento adatto a introdurre i necessari cambiamenti nella didattica”.
“Ci sono insegnanti innovatori ed entusiasti che sperimentano, ma c’è ancora un establishment che osteggia il cambiamento – ha sottolineato il Presidente di Cnos-Fap, don Mario Tonini – Siamo qui per testimoniare risultati, presentare ciò che accade all’estero, come nel centro di Copenaghen promotore della didattica senza carta, e discutere, in modo critico e ragionato, del futuro dei nostri giovani”.
L’apertura dei lavori è affidata proprio a don Tonini. A introdurre il tema sarà poi Roberto Franchini, del Comitato scientifico iCnos. Allen Kjaer Andersen, Preside dell’Ørestad Gymnasiun di Copenaghen, illustrerà l’attività del suo centro. A seguire interverranno Massimo Tosi per “Apple Distinguished Educator”, quindi Alberto Grillai, Direttore del Centro Formazione Professionale “San Marco”, e Maria Grazia Ottaviani, che cura il progetto “Wikidisciplina”.
Pubblicato il 10/04/2014