L’Eucaristia, che si è celebrata nella basilica di Maria Ausiliatrice nel quartiere di Almagro, è stata preceduta da una processione con l’effige del beato Ceferino partita dall’istituto salesiano “San Francisco de Sales”, passata accanto all’Istituto Pio IX dove il “giglio della Patagonia” studio dal 1897 al 1902 e conclusasi presso la chiesa parrocchiale.
Nella sua omelia, il cardinal Bergoglio ha esortato i fedeli a prendere esempio dal primo beato indigeno argentino e, citando il motto del giovane mapuche, li ha esortati ad essere servitori del popolo più che a essere serviti dal popolo.
Definendo la beatificazione di Ceferino “frutto del sogno e del lavoro di San Giovanni Bosco”, l’arcivescovo di Buenos Aires ha sottolineato che la sua figura rappresenta per i cristiani “una proposta di vita”.
La celebrazione domenicale è stata anticipata da altri eventi e attività. Il 16 novembre mons. Juan Guillermo Durán, ha tenuto una presentazione storica di Ceferino Namuncurà nel tempio di Hipólito Yrigoyen 4000, alla quale ha fatto seguito un concerto corale diretto da Pablo Bianchi.
Sabato 17 novembre, gli allievi degli istituti salesiani della zona di Almagro hanno partecipato alle “Olimpiadi Ceferiniane”; tra le gare in programma anche una maratona che, partita dal cancello dell’Istituto Pio IX, ha raggiunto l’incrocio di via Don Bosco e via Yapeyú.
Pubblicato il 21/11/2007