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Nell’introdurre la celebrazione, il card. Rodríguez Maradiaga ha voluto ringraziare il Rettor Maggiore e il suo Consiglio per aver voluto l’incontro dei salesiani vescovi permettendo non solo l’incontro fraterno, ma anche lo studio di alcuni temi e la partecipazione a vari eventi come la venerazione della Sindone, la celebrazione al Colle Don Bosco, e, non ultimo, la festa di Maria Ausiliatrice.
Il tempo “ordinario”, che dopo la Pentecoste ha inizio nella liturgia cattolica, è un tempo in cui le azioni quotidiane, illuminate dallo Spirito, devono essere straordinarie. È quanto il card. Rodríguez Maradiaga ha evidenziato nell’omelia carica di speranza e di entusiasmo. La grazia vissuta durante l’incontro di Torino, deve aiutare i salesiani vescovi, nel ritornare nelle proprie diocesi, ad essere come i discepoli di Emmaus che comunicarono quanto di bello e gioioso avevano vissuto.
Al termine della celebrazione, i vescovi e i cardinali salesiani si sono diretti all’altare di Don Bosco. Qui Don Pascual Chávez ha invitato i presuli a ritornare nei propri luoghi di origine con il cuore pastorale di Don Bosco che, oltre ogni sua immaginazione, è diventato padre di una immensa famiglia. Il Rettor Maggiore ha anche di far propri i tre insegnamenti di Don Bosco: credere nei giovani, offrire loro quale dono prezioso l’educazione e l’evangelizzazione e aiutarli a sperimentare la forza e la dolcezza del Sistema Preventivo. Con commozione e lo sguardo fisso sull’urna del santo dei giovani, è stato eseguito l’inno “Giù dai colli”.
La giornata del 24 maggio, alla quale il card. Rodríguez Maradiaga ha fatto riferimento, non ha avuto alcun appuntamento specifico se non quanto in programma per la festa dell’Ausiliatrice. I salesiani vescovi al mattino hanno concelebrato con il card. Severino Poletto, arcivescovo di Torino, e nel pomeriggio insieme al Rettor Maggiore; in serata hanno partecipato alla solenne processione di Maria Ausiliatrice. Oltre 20 mila i fedeli che hanno partecipato alla solenne processione e numerosissimi quelli che hanno assistito alle Eucaristie celebrate durante le giornate.
Al termine dell’Eucaristia i vescovi, riuniti nella sala Sangalli, hanno affrontato il quinto tema in programma: “Ambiti per una migliore comunicazione tra Vescovi salesiani e Congregazione”. Ad illustrarlo gli interventi di mons. Tarcisio Scaramussa, vescovo ausiliare di San Paolo, Brasile, mons. Patricio A. Buzon, vescovo di Kabankalan, Filippine, mons. Tito Solari, arcivescovo di Cochabamba, in Bolivia. Ha fatto seguito in breve dibattito che si esteso anche su alcune tematiche e problematiche giovanili e sociali. I vari interventi hanno evidenziato come i vescovi leggono e vivono il proprio servizio pastorale con dedizione e spirito salesiano; l’attenzione alla realtà giovanile è emersa in misura abbondante.
A concludere l’incontro è stato il Rettor Maggiore. “È stato un momento di congregazione, di fraternità e di formazione permanente!”, ha detto il Rettor Maggiore. “Il racconto “ dei luoghi di Valdocco, la quotidianità delle quattro giornate vissute con semplicità e intensità, le celebrazioni e gli eventi condivisi hanno creato una occasione di conoscenza e ripresa spirituale. Forte il contributo dell’esperienza della Sindone, della celebrazione della Pentecoste e della Festa di Maria Ausiliatrice.
I testi dei vari interventi e di alcune omelie sono disponibili su sdb.org.
Su ANSchannel è disponibile un video sintesi dell’ultima giornata insieme ad altri sull’incontro dei salesiani vescovi.
Pubblicato il 25/05/2010
