Belgio – La pedagogia salesiana in mostra |
Italia – Messaggio di Madre Yvonne Reungoat al Rettor Maggiore dei Salesiani Don Ángel Fernández Artime |
(ANS – Roma)–Il 24 agosto 2014, a Roma nella Casa generalizia delle FMA, Madre Yvonne Reungoat ha inaugurato una piccola mostra di oggetti che ricordano don Bosco o esperienze particolari della sua vita (viaggi, incontri, malattia).
In tanti modi quest'anno si desidera celebrare don Bosco. Vi è un modo semplice, ma significativo di fare memoria del Padre che è quello di conservare con venerazione e amore le sue "reliquie". Etimologicamente la parola "reliquia" significa ciò che resta, con riferimento al corpo umano o a parte di esso; in senso più lato si chiamano "reliquie" anche gli oggetti che ebbero un contatto con la persona che si venerava.
Lungo il tempo, le Figlie di Maria Ausiliatrice non solo hanno amato e cercato di imitare il loro Fondatore e Padre, alcune di loro hanno conservato lettere da lui ricevute o anche oggetti a lui appartenuti e da lui usati.
In tempi diversi questi oggetti sono stati raccolti nella Casa-madre di Nizza, poi nella Casa generalizia di Torino ed ora sono custoditi a Roma. In occasione delle celebrazioni del Bicentenario della nascita di don Bosco è bello far conoscere a tante persone queste "reliquie".
Per tutto l'anno questi "ricordi del Padre" resteranno esposti in armadi appositi e con precise didascalie per far memoria del Fondatore. Ogni oggetto è segno dell'affetto delle figlie per il Padre, ma anche dell'affetto del Padre per le sue figlie. Tra gli scritti si trovano, ad esempio, alcune lettere di don Bosco a FMA, ma anche lettere inviate a don Bosco dalle comunità o da singole suore in occasione del suo onomastico e che don Bosco ha conservato per tutta la vita.
Tra i vari oggetti della mostra vi sono stoviglie, bicchieri e tazze che don Bosco ha usato nelle sue visite alle comunità di Torino e di Nizza, che le FMA hanno conservato con gelosa cura.
Alcuni oggetti sono pervenuti da madre Eulalia Bosco, sua nipote, altri dalla famiglia Olive, originaria della Francia presso cui don Bosco si recò varie volte e che diede al nostro Istituto tre FMA.
È commovente osservare la sciarpa di don Bosco usata nella sua malattia o qualche altro oggetto che gli apparteneva e che il suo Segretario –come è documentato su qualche oggetto –donò a madreEulalia Bosco o alle Superiore a ricordo della sua santità.
La piccola mostra vuol essere per le FMA come è indicato in uno deipannelli un richiamo alla presenza di Dionella vita di don Bosco.
Il culto delle "reliquie" è intimamente connesso con il culto dei santi e può influire nell'incrementare la vita interiore.
“Anzitutto veneriamo coloro fra i quali Dio si è riposato, egli solo santo che si riposa fra i santi (cfr Is 57,15), come la santa Madre di Dio e tutti i santi. Questi sono coloro che, per quanto è possibile, si sono resi simili a Dio con la loro volontà e, per l'inabitazione e l'aiuto di Dio, sono detti realmente dèi (cfr Sal 82,6), non per natura, ma per contingenza, così come il ferro arroventato è detto fuoco, non per natura ma per contingenza e per partecipazione del fuoco. Dice infatti: ‘Sarete santi, perché io sono santo’ (Lv 19,2)”(Giovanni Damasceno).
Pubblicato il 28/08/2014