(ANS – Bruxelles) – Lo scorso finesettimana, nei giorni 11-12 gennaio, Don Václav Klement, Consigliere per le Missioni Salesiane, ha compiuto la sua terza visita all’Ispettoria del Belgio Nord (BEN) - che comprende anche l'Olanda - ultima tappa del suo percorso di animazione dei salesiani e delle Ispettorie partecipanti al Progetto Europa (PE).

Nel corso delle due giornate il Consigliere per le Missioni ha avuto una serie di colloqui, sia di gruppo, sia personali, con i missionari salesiani provenienti da India (2) e Indonesia (2) e Messico (1) attualmente di stanza ad Heverlee, in Belgio, e ad Amsterdam, in Olanda.

Don Klement ha così avuto modo di conoscere la realtà della Chiesa e dell’Ispettoria in Belgio. Nonostante la presenza numerica limitata – la comunità formatrice conta attualmente come formandi solo i 3 giovani tirocinanti parte del PE – i salesiani sono pubblicamente molto apprezzati come religiosi molto maturi e validi.

Durante i colloqui i missionari hanno anche manifestato che il secondo raduno dei missionari del PE, svoltosi lo scorso Novembre a Torino, ha arricchito molto non solo i missionari, ma anche le comunità ospitanti, alle quali sono stati riportati vari frutti di quell’assise. Sopratutto l’esempio dei religiosi della Società del Verbo Divino (Verbiti), molto presenti e apprezzati in Belgio ed Olanda, ha permesso ai salesiani autoctoni di capire le dinamiche di vita dei missionari in Europa.

Don Klement ha anche potuto verificare come negli ultimi 4 anni l’Ispettoria è riuscita a collaudare il programma di inserimento per i nuovi missionari, che consiste nello studio della lingua fiamminga, visite pianificate a tutte le comunità locali e 3 incontri formativi all’anno, della durata di un finesettimana, che permettono ai nuovi arrivati di conoscere la cultura, la storia, la Chiesa e società locali. Anche l’inserimento nella comunità ispettoriale è ormai ben progettato, grazie all’accompagnamento da parte dei direttori e dei loro consigli e alla partecipazione dei missionari al capitolo ispettoriale e ai raduni dei direttori.

I salesiani dell’Ispettoria BEN hanno perciò imparato che per favorire l’inserimento dei missionari sono importanti: pazienza e gradualità; apertura e comprensione della cultura di provenienza dei missionari, magari anche attraverso viaggi; e colloqui diretti con i missionari sulle differenze interculturali.

La presenza dei missionari ha inoltre prodotto numerosi benefici, come il rafforzamento della presenza salesiana tra i giovani più poveri, il rilancio della pastorale vocazionale, una maggiore apertura delle comunità salesiane verso le Ispettorie di provenienza dei missionari e verso le altre realtà ecclesiali presenti nel paese e una ripresa dell’interesse missionario.

Dopo un lungo discernimento, inoltre, l’Ispettoria BEN ha deciso di chiedere al Rettor Maggiore almeno due altri due nuovi giovani missionari per il 2014.

Pubblicato il 17/01/2014