(ANS – La Paz) – Nei giorni dal 21 al 23 ottobre, i vescovi dei Consigli Permanenti delle Conferenze Episcopali di Bolivia, Cile e Perù si sono incontrati a La Paz per partecipare alla V Riunione Tripartita. Al termine dell’incontro hanno rilasciato una dichiarazione congiunta dal titolo “Di fronte ad un’autentica integrazione”.

Nel comunicato i vescovi innanzitutto ringraziano Dio “per le esperienze di comunione e fraternità che caratterizzano le mutue relazione tra le nostre Chiese”.

I vescovi rinnovano anche il loro impegno a promuovere l’integrazione dei tre paesi favorendo, tra l’altro, quelle azioni delle università cattoliche volte a incentivare, nello studio e nelle ricerche, la cultura dell’incontro. “Vogliamo facilitare la reciproca conoscenza e la condivisione di esperienze per realizzare un contributo critico al superamento delle ideologie nazionaliste e per abbandonare tutto ciò che ancora può separarci. Quanto più ci conosciamo, tante più possibilità abbiamo di camminare insieme”.

Altre realtà analizzate sono state l’aumento del traffico di droga, che distrugge la dignità e la vita dei popoli, come le sfide e le opportunità pastorali poste dalla realtà delle migrazioni e dalla continua marginalizzazione dei poveri.

Al tempo stesso è stato ribadito il valore della famiglia e l’opzione “di camminare con i  giovani offrendo il Vangelo, in modo sempre rinnovato, come progetto di vita piena, e di vita sacerdotale e consacrata come cammini di amore totale”.

A conclusione dell’incontro il Presidente della Conferenza Episcopale del Cile (CECh) e arcivescovo di Santiago, mons. Ricardo Ezzati, sdb, ha detto che la Chiesa è comunione e che perciò è chiamata a creare comunione, solidarietà e integrazione. Ha evidenziato il richiamo di Benedetto XVI ad Aparecida a fare del continente della speranza, il continente dell’amore e ha aggiunto che “con grande forza”, i vescovi dei 3 paesi accolgono l’invito di Papa Francesco per andare verso le periferie “per essere strumenti umili, semplici ma comunque molto impegnati, in comunione, fraternità e solidarietà con i nostri popoli”.

Afferma in conclusione il Comunicato: “Invitiamo tutti i cattolici e le persone di buona volontà dei nostri paesi – politici, imprenditori, professori, professionisti, a ciascuno in particolare – ad esercitare le proprie responsabilità come strumenti d’integrazione, giustizia e unità tra i nostri popoli. Dio vi benedica e la Vergine Maria, nei diversi titoli con cui la invochiamo, ci aiuti lungo questo cammino”.

Pubblicato il 28/10/2013