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10/7/2013 - Italia - Giornata dei seminaristi, novizi, novizie e di quanti sono in cammino vocazionale. Un ricordo indelebile
Foto dell'articolo -ITALIA – GIORNATA DEI SEMINARISTI, NOVIZI, NOVIZIE E DI QUANTI SONO IN CAMMINO VOCAZIONALE. UN RICORDO INDELEBILE
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(ANS – Roma) – Si sono svolte dal 4 al 7 luglio, a Roma, le giornate con i seminaristi, novizi, novizie e di quanti sono in cammino vocazionale in occasione dell’Anno della Fede. Fra i 6.000 partecipanti, di 66 paesi di provenienza, erano presenti anche i novizi salesiani di “Monte Oliveto” di Pinerolo, vicino Torino, e le novizie Figlie di Maria Ausiliatrice di Torino e Roma Castel Gandolfo.

Le giornate sono state introdotte da una calorosa accoglienza da parte di mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontifico Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, creando da subito un clima di famiglia e di fraternità. Giovedì sera, raccolti intorno all’obelisco di Piazza San Pietro, i giovani hanno vissuto un’esperienza forte: ognuno, nella propria lingua, ha professato il Credo, l’unica fede che unisce tutti.

In Aula Paolo VI, sabato 6 luglio, mons. Fisichella ha presentato i giovani in formazione a Papa Francesco: “Era giusto che nell’Anno della Fede anche questi giovani avessero un momento dedicato solo a loro, così come è stato per tanti altri, e come lo sarà per i giovani a Rio de Janeiro tra alcuni giorni”.

Tra le parole di incoraggiamento rivolte ai giovani, il Papa ha richiamato la cultura del provvisorio, in cui fare scelte definitive non è facile, da cui occorre difendersi chiudendo la porta della cella interiore.

La presenza a Roma dei novizi è stata arricchita anche dalla pubblicazione di Lumen Fidei, per cui molti di essi si sono immersi nella lettura della prima enciclica di Papa Francesco approfittando dei momenti di ricreazione tra un appuntamento e l’altro.

Pregare sulla tomba di Pietro, toccare con mano i tanti luoghi frequentati dai santi, scoprire l’amicizia con tanti altri coetanei che condividono la stessa vocazione e stanno percorrendo l’identico tratto di strada e poter stare un po’ di tempo con il successore di Pietro “ha permesso loro di radicare ancora di più la fede” ha detto mons. Fisichella al Papa, ricordando proprio come in Lumen Fidei, il Papa abbia scritto che la fede ha bisogno anche dei sensi, deve poter vedere, ascoltare e toccare.

Per tutti loro rimarrà un ricordo indelebile negli anni futuri – ha concluso il Presidente del Pontifico Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione – e una tappa fondamentale nella loro formazione che li vedrà presto arrivare ad essere sacerdoti, missionari e missionarie, persone consacrate, capaci di raggiungere tutti per un impegno di evangelizzazione sempre rinnovato, perché fedeli contemplatori del volto di Cristo.

Pubblicato il 10/07/2013

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