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9/7/2013 - RMG - Lumen Fidei, la fede è una esperienza relazionale
Foto dell'articolo -RMG – LUMEN FIDEI, LA FEDE È UNA ESPERIENZA RELAZIONALE

(ANS – Roma) – A pochi giorni dalla pubblicazione, don Fabio Attard, Consigliere per la Pastorale Giovanile, ci offre una breve lettura salesiana dell’enciclica Lumen Fidei.

Di questo documento ne abbiamo tanto sentito parlare; adesso che l’abbiamo tra le mani, è importante non solo leggerlo, ma studiarlo. Per noi Salesiani, educatori dei giovani, l’enciclica parte da un punto chiave: la fede è una esperienza relazionale.

Nella presentazione dei personaggi biblici, come Abramo e Mosè, Giovanni e Paolo, questa fede relazionale è segnata dall’amore e dalla fedeltà: un Dio affidabile, un Dio fedele. È una fede che rende protagonista non solo Dio, la chiamata è sua, ma rende anche protagonista la persona del credente che riceve l’invito. Nell’ascolto, segnato dalla libertà e arricchito dall’intelligenza, il credente arriva a vedere, fino al punto di lasciarsi toccare nel cuore da Dio. Una fede che non si degenera in un peso da sopportare, ma si traduce in un dono per quel bene personale e comune che non può essere sostenuto solo da principi vaghi, di libera interpretazione. Una fede, infine, che apre l’orizzonte del senso, facendo si che l’esperienza dell’ ‘io’ eviti l’individualismo, per proiettarsi verso quel ‘noi’ che diventa comunità, Chiesa.

Per noi Salesiani, pastori ed educatori, sono molti i motivi per studiare l’enciclica.

Prima di tutto, la Lumen Fidei ci dà l’opportunità di scavare il fondamento della nostra fede, sia dal punto di vista spirituale come anche dal punto di vista teologale. Non è un lusso se noi dedichiamo un po’ di tempo per rinnovare quella intelligenza affettiva della nostra fede. Ai giovani il vederci capaci di dare ragione della nostra fede fa loro molto bene.

L’enciclica, poi, affronta il tema in modo molto pedagogico. Si presenta con uno stile che fa dialogare l’intelligenza con l’anelito al divino. È un documento che offre una metodologia della conoscenza della fede che non ha paura di confrontarsi con le domande ultime che oggi segnano la cultura globalizzata. In relazione ai vari processi di educazione alla fede, presenti nei vari contesti della presenza salesiana, inclusi quelli pluri-religiosi, il contenuto è molto connesso con quei dinamismi umani della ricerca del bene. Sono dinamismi che noi, come Salesiani, cerchiamo di inculcare e coltivare nel cuore dei nostri giovani di tutti i continenti, razze e religioni. Siamo consapevoli che la sete dell’amore e il bisogno della fedeltà abitano nel cuore dei giovani, quanto la gioia e l’allegria che essi apprezzano.

Il terzo motivo, infine, è che questa l’enciclica traccia una pista molto interessante e ricca di contenuto per quelle proposte formative per coloro che vogliono approfondire la loro fede. Pensiamo a tanti giovani animatori, educatori e educatrici che con noi condividono la missione salesiana, genitori e tante altre persone che sono alla ricerca di uno spazio, di un cammino per approfondire la loro fede.

Tra le tante frasi molto profonde, concludo con una in particolare che per noi educatori e educatrici ci dà il coraggio per continuare il nostro cammino: “I cristiani, nella loro povertà, piantanoun seme così fecondo che diventa un grande albero ed è capace di riempire il mondo di frutti” (n.37).

Il testo integrale dell’enciclica Lumen Fidei è disponibile sul sito vaticano.

Pubblicato il 09/07/2013

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