(ANS – Davangere) – Si è svolta il 25 giugno scorso a Davangere, India, la seconda delle tre consultazioni sugli “Obiettivi di Sviluppo del Millennio post 2015” promosse dal “BREADS”, l’Ufficio di Pianificazione e Sviluppo dell’Ispettoria di Bangalore. La consultazione ha riguardato il tema “Bambini ed Educazione” e fa parte di un’iniziativa avviata a livello nazionale dalla ONG “Wada Na Thodo Abhiyan” (WNTA) per individuare gli obiettivi prioritari da raggiungere secondo la popolazione.

Le consultazioni si sono svolte presso l’Auditorium dell’Istituto per la Salute Infantile e Centro Ricerca Babuji, e sono state organizzate in collaborazione con altre ONG locali. Vi hanno preso parte varie autorità istituzionali e numerosi specialisti e interessati della materia.

Al termine della cerimonia inaugurale, il signor Satish GC, dell’organizzazione “Child Rights Trust” (CRT), ha presentato una riflessione sul tema “L’educazione come diritto – la Legge sul Diritto all’Educazione”, cui ha fatto seguito la sig.ra Kathyayini Chamraj, col suo intervento “L’Autorità in materia di Educazione”. L’ultima relazione è stata a carico del signor Roopa Naik e ha riguardato il “Sistema educativo nazionale”.

Successivamente i 146 partecipanti – compresi 21 bambini che hanno formato un gruppo a sé stante – hanno indicato le loro priorità.

Le raccomandazioni presentate dai minori sono state:

1. Rendere le scuole statali attraenti come quelle private, con tutti i servizi e prive di discriminazioni;
2. Assicurarsi che almeno il Presidente e il Vice Presidente del Comitato di Monitoraggio e Sviluppo Scolastico (SDMC, in inglese) siano ben formati per svolgere efficacemente il loro ruolo, e che tutti i membri del SDMC siano persone amichevoli con i bambini;
3. Garantire l’uguaglianza nella fornitura di borse di studio ed opportunità a tutti i bambini;
4. Distribuire le borse di studio su base economica.

 Le raccomandazioni degli adulti recitano:

1. Realizzare un sistema formativo comune, con programma e condizioni tariffarie uniformi;
2. Assicurarsi che i bambini ammessi in virtù della Legge sul Diritto all’Educazione non siano discriminati;
3. Rendere obbligatorio lo studio dell’Inglese già dalla scuola primaria;
4. Controllare la privatizzazione dell’educazione, limitando l’espansione degli istituti privati;
5. Garantire a tutti i bambini, senza differenze, un’educazione di qualità;
6. Realizzare i lavori edili negli istituti sulla base della miglior offerta, per evitare abusi ed utilizzo improprio dei fondi scolastici;
7. Fornire un’educazione che tenga presente le capacità di apprendimento dei bambini e le loro inclinazioni, alla luce della libertà del minore e nell’ottica dell’offerta delle opportunità.

 Pubblicato il 01/07/2013