(ANS – Freetown) – Bambini, ragazzi e giovani, oltre i membri del personale e i religiosi dell’opera per la protezione dei minori “Don Bosco Fambul”, hanno celebrato la Giornata del Bambino Africano 2013 con una grande festa giovanile e un’assemblea del Parlamento “Don Bosco dei Ragazzi”. Le attività si sono svolte ieri, 16 giugno, e vi hanno preso parte circa 700 minori.
In occasione di una seduta del Parlamento Don Bosco dei Ragazzi, e della successiva conferenza stampa, centinaia di giovani hanno denunciato il fenomeno delle violenze e degli abusi sui minori in Sierra Leone. Molte ragazze hanno riferito di aggressioni sessuali commesse da insegnanti, vicini di casa o familiari, la maggior parte delle quali non sono mai state indagate dalla polizia.
Un ragazzo ha raccontato l’aggressione subita da parte di un gruppo di poliziotti a Freetown-Kissy: lui e i suoi amici sono stati derubati e maltrattati e sono dovuti rimanere in cella per tre giorni prima che gli assistenti sociali del Don Bosco Fambul riuscissero ad ottenere la loro liberazione. A tempo debito questi ragazzi hanno avviato il procedimento disciplinare nei confronti dei poliziotti, rivolgendosi al Dipartimento d’Investigazione Interna per le Proteste sulla Disciplina, ma il risultato è stato deludente: i poliziotti sono ancora in servizio. “La polizia difenderà sempre i poliziotti criminali” ha detto senza giri di parole una bambina di nove anni nel corso della sessione parlamentare.
Molti ragazzi hanno raccontato le loro esperienze di vita di strada, di come le loro esistenze siano rimaste segnate dalla violenza e dallo sfruttamento che hanno vissuto quotidianamente.
I membri del Parlamento Don Bosco hanno anche votato all’unanimità una risoluzione che ha richiesto al governo della Sierra Leone azioni rapide e incisive per il bene dei bambini del paese. Al governo è stato chiesto con urgenza di adottare misure nei confronti delle famiglie per impedire che i bambini finiscono per strada; di lavorare per risollevare i sistema di assistenza educativa e sanitaria, attualmente in stati pietosi e spesso con personale corrotto. Alle autorità inquirenti e alla magistratura è stato chiesto di realizzare un efficace sistema sanzionatorio contro chi maltratta i minori o compie abusi su di loro.
“Annunciare la Buona Novella ai poveri, e la libertà ai prigionieri, ridare la vista ai ciechi e rimettere in libertà gli oppressi (cfr Lc 4,18-19) sono priorità fondamentali per i cristiani e tutti gli uomini di buona volontà. (...) Gesù è stato mandato a portare la vita in abbondanza all’umanità. (cfr. Gv 10,10). Impegnati in questa missione, ci è impossibile restare indifferenti di fronte alle palesi ingiustizie del traffico di bambini, che degrada i minori allo status di semplici merci e non tiene conto della loro dignità umana” è scritto nella dichiarazione del Parlamento Don Bosco dei Ragazzi.
Nel discorso conclusivo della giornata il Direttore del Don Bosco Fambul, sig. Lothar Wagner, salesiano coadiutore, ha ribadito: “Non è solo il 16 giugno di ogni anno che i bambini meritano l’affetto dei genitori, dei parenti, degli insegnanti e persino del Presidente! È ogni singolo giorno!”.
Pubblicato il 17/06/2013