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27/3/2013 - Camerun - Distribuire il Pane ai propri fratelli
Foto dell'articolo -CAMERUN – DISTRIBUIRE IL PANE AI PROPRI FRATELLI

(ANS – Yaoundé) – Don Natalino Parodi, missionario salesiano in Camerun, viene da una famiglia di fornai. Così tutti si aspettavano che anche lui seguisse la tradizione di famiglia; ma il Signore ha avuto progetti diversi per lui: lo ha chiamato a distribuire il Pane Eucaristico.

“Il mio destino era tracciato: mio padre fornaio, suo padre fornaio… Cosa mi prospettava la vita? Una brillante e inarrestabile carriera nel ‘capital market’ della panificazione. – racconta ironicamente don Parodi – Mio padre mi aveva già iniziato alle sottili astuzie del mestiere e ogni anno mi mandava alla fiera campionaria di Milano”.

Dall’esperienza lavorativa familiare don Parodi ha appreso molto. Innanzitutto la dignità del lavoro, anche quando è faticoso e comporta dover lavorare quando tutta la gente invece riposa; poi l’importanza di dare il meglio agli altri: “Già a quei tempi erano in commercio dei prodotti chimici leciti, c’erano le celle frigo… Ma a dire di mio padre davano un certo gusto al pane e ne ha sempre escluso l’utilizzo”.

Distribuire il pane, inoltre, è diverso dal vendere altri generi, comporta una relazione diversa tra chi lo offre e chi lo prende. Prosegue don Parodi. “Questo lavoro è ricco di significanze e con un impatto sociale notevole. (…) Non in tutte le culture il pane è fatto di grano, ma tutte le culture hanno un alimento base, qualche cosa che puoi portare nella borsa, nel sacco, nel cesto (…) E nel negozio oltre al pane che compravi, specialmente nel pomeriggio, potevi fare qualche chiacchiera… Quante volte ho visto mia madre che ascoltava i problemi, i malori, i dolori fisici dei clienti!”.

Don Natalino, tuttavia, era chiamato a distribuire un altro Pane: “Cammin facendo ho capito che ‘non di solo Pane vive l’uomo, ma di ogni parola che vien da Dio’. Spesso siamo tentati di fermarsi al pane, al sociale, allo sviluppo, ma non è questa la finalità. Cristo è il vero Pane di Vita e se siamo capaci di trasmettere questo, anche lo sviluppo perenne prende forma, perché c’è lo Spirito che ci unisce”.

L’importanza del Pane Eucaristico ora don Parodi la sperimenta quotidianamente nella missione a Yaoundé, in Camerun: “Senza Eucarestia si resta alla superficie ed a una lodevole filantropia. Noi tutti abbiamo fame di vita e di senso. Nelle nostre presenze in Africa, il senso religioso è nella fase della dispersione in molteplici chiese. Risultato? I giovani si allontanano e se ci sono dei problemi tornano dallo stregone che non risolve nulla, ma aumenta l’ansia, la paura e la divisione. Invece chi condivide il Pane diviene lui stesso ‘pane spezzato per gli altri’ e le barriere dell’egoismo vengono superate. Questa è la base non solo del servizio, del volontariato, ma della carità dell’amore”.

Oggi nelle società occidentali il fornaio quasi non si vede più, proprio come avviene con Dio. “Ma – conclude don Parodi – Lui non è sparito; Lui, Pane di Vita, vuole sempre donarsi a noi, per vederci ritornare ad assaporare il profumo ed il sapore del pane fragrante appena uscito dal forno”.

Pubblicato il 27/03/2013

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