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19/3/2013 - RMG - Papa Francesco e i Salesiani
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(ANS – Roma) – Man mano che passano i giorni emergono nuovi episodi e aspetti sulla figura di Papa Francesco. Tra questi, non pochi sono legati al mondo salesiano. Oltre alla speciale devozione a Maria Ausiliatrice – manifestata ogni 24 del mese nel santuario mariano del quartiere Almagro di Buenos Aires – ce ne sono altri. Il nuovo Papa è anche un exallievo salesiano.

Nel 1949 Jorge Mario Bergolio frequentò, assieme al fratello minore, il collegio salesiano “Wilfrid Barón” di Ramos Mejía, nella classe 6° B. Come prova l’elenco dei premiati di quell’anno, ricevette anche il primo premio in Condotta e in Religione e Vangelo.

Un’accurata biografia pubblicata dal quotidiano argentino “La Nación”, racconta inoltre che il nuovo Papa, all’età di 17 anni ebbe come suo padre spirituale don Enrico Pozzoli, della comunità salesiana di Almagro, un sacerdote che, prima di portare il carisma di Don Bosco fino alla Terra del Fuoco – davvero la fine del mondo – ebbe modo di lasciare un segno indelebile in lui. Fu don Pozzoli che suggerì al giovane Bergoglio di viaggiare fino alle montagne di Tandil per far recuperare i suoi polmoni; fu con lui che il futuro Papa definì la sua ammissione al seminario di Villa Devoto; e a lui è dedicato un ricordo nella prefazione del primo libro scritto dal card. Bergoglio – Meditazioni per i religiosi – in considerazione della “forte incidenza” che il salesiano ebbe nella sua vita e del suo “esempio di servizio ecclesiale e di consacrazione religiosa”.

A Tandil, all’età di 18 anni, Bergoglio incontrò Roberto Musante, di due anni più grande, che avrebbe poi rincontrato in altre occasioni complesse. Come quando Bergoglio, nel periodo della dittatura, accolse tre seminaristi del vescovo Enrique Angelelli.

A Tandil, ricorda don Musante, i due ebbero modo di conoscersi e di parlare, nonostante Bergoglio “rimanesse piuttosto silenzioso e umile”. I due giovani hanno poi seguito cammini vocazionali diversi. Oggi don Musante, divenuto salesiano, si trova in Angola, dove si prende cura ed educa centinaia ragazzi del quartiere Lixeira, “spazzatura” in portoghese. Bergoglio, invece, scelse di seguire Sant’Ignazio di Loyola.

Pubblicato il 19/03/2013

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