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22/10/2012 - Italia - Aperto l’anno accademico dell’UPS
Foto dell'articolo -ITALIA – APERTO L’ANNO ACCADEMICO DELL’UPS

(ANS - Roma) – Il programma di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Pontificia Salesiana di Roma (UPS) è stato aperto da una Eucaristia presieduta da Don Pascual Chávez Villanueva, Rettor Maggiore dei Salesiani e Gran Cancelliere dell’UPS. Durante l’atto accademico è intervenuto anche il ministro per l’Integrazione e la cooperazione internazionale, Andrea Riccardi. Tutti gli interventi sono stati accomunati da un invito all’unità e integrazione per la Chiesa, la società e il centro accademico.

Presenti al rito, svoltosi presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria della Speranza, anche il Nunzio apostolico mons. Alberto Tricarico, don Francesco Cereda, Consigliere generale per la Formazione, mons. Maurizio Viviani, direttore dell’Ufficio Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana per l’Educazione, la Scuola e l’Università, e rappresentanti di alcune Ambasciate presso la Santa Sede.

Il Rettor Maggiore ha evidenziato come l’anno accademico si è aperto in concomitanza con alcuni eventi definiti “stimoli per il rinnovamento spirituale”: il 50° anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II, il Sinodo dei Vescovi, l’Anno della Fede e il secondo anno di preparazione al Bicentenario della nascita di Don Bosco. I nuovi scenari sociali, economici e politici in cui si vive la vita umana e si sviluppa la missione della Chiesa portano l’uomo ad essere isolato, distratto, indifferente, confuso. Tre le piste di soluzione che hanno come protagonista l’uomo spirituale, discepolo del Cristo.

La prima è la forza unificante del Vangelo per la costruzione dell’Europa. Non si può ottenere una effettiva e solida “Comunità Europea” prescindendo dallo Spirito, “che è quello che crea l’unità nella diversità”.

La seconda pista. Nella prospettiva cristiana la varietà del servizio non deve generare concorrenza, come per i cristiani di Corinto, protagonisti del brano biblico commentato da Don Chávez. “La diversità non deve favorire lo scontro né la competizione, ma l’unità e la comprensione”, e deve tendere allo stesso fine”.

La terza pista è la capacità di perdono e riconciliazione. Essere cioè uomini nuovi per fare nuova l’umanità. È necessario ricordare che si è nuovi grazie allo Spirito dato dal Risorto, unico a dare coraggio a ogni svolta della storia e della società.

“Ciò di cui ho paura – ha detto il Rettor Maggiore – è di una vita cristiana insignificante; e il cristiano non significa nulla, non ha nulla da dire, non dà fastidio a nessuno, quando non è spirituale”. “La rilevanza della fede oggi dipende dalla sua identità e non dal grado di accoglienza sociale”, ha dichiarato don Chávez specificando che “occorre giocare al rialzo e osare la chiarezza, ossia dire apertamente chi siamo, che cosa vogliamo, che cosa chiediamo, senza attenuare le pretese ed esigenze”. E ha concluso con una richiesta alla comunità universitaria dell’UPS: “Aperta allo Spirito, sì da unire scienza e sapienza, fare dell’umiltà la strada per la verità e il servizio”.

Nell’aula Paolo VI, nel corso dell’atto accademico, è poi intervenuto il Ministro Riccardi, con una prolusione su “Integrazione e cooperazione: speranza di futuro”. Nell’intervento, facendo un bilancio del lavoro svolto del ministero, ha denunciato la mancanza di un modello italiano di integrazione, sebbene siano ormai evidenti i dati di una progressiva presenza in Italia di immigrati. “La crisi della cooperazione è un indice dell’introversione del sistema Italia. - ha detto, prospettando inoltre che - Lavorare per l’integrazione oggi è un gesto di fiducia nel domani del Paese […] La cooperazione potrà essere un volto di una nuova Italia estroversa, capace di stare al mondo con responsabilità, con simpatia, senza paura”.

Il Rettor Magnifico, don Carlo Nanni, infine, nel suo intervento ha commemorato don Roberto Giannatelli, scomparso pochi giorni prima, “un innamorato di Don Bosco che ha curato la vocazione pedagogico-pastorale dei salesiani, nella Chiesa, nel mondo, nel raccordo interdisciplinare tra le facoltà dell’università [ndr].

Pubblicato il 22/10/2012

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