Don Sylvian ha iniziato raccontando come in 32 secondi la storia di Haiti sia cambiata. Sin da subito si è potuto costatare le conseguenze del sisma: numerosissimi morti, molti ragazzi rimasti orfani, la maggior parte della case distrutte, mancanza di cibo e acqua potabile, disperazione totale e l’angoscia nel non trovare aiuti immediati. Molti, anche, i feriti nel corpo e nello spirito.
Il salesiano ha ricordato la pronta azione della Congregazione. Negli interventi e nella visita del Rettor Maggiore, la comunità di Haiti ha potuto sperimentare la solidarietà del mondo salesiano. Grazie all’intervento e al coordinamento delle Procure, è stato possibile far fronte alle necessità più urgenti: azioni di primo soccorso, accoglienza dei rifugiati nei centri di Thorland, Pétion-Ville e Cité Soleil, distribuzione dei pasti e acqua potabile. Importanti gli incontri e le collaborazioni del Consiglio della Visitatoria con la procura di New Rochelle, il procuratore di Madrid e il responsabile di “Jóvenes y Desarrollo”, della Protezione Civile Italiana, don Luk Delf di “COMIDE” e altre persone che hanno contribuito in vari modi.
La pronta risposta a queste necessità, ha portato i Salesiani di Haiti ad un ulteriore impegno. Don Sylvian ha presentato una serie di interventi realizzati e da realizzarsi a breve e lungo termine: l’ancora necessario rifornimento di cibo, acqua potabile e tende; la organizzazione di attività pastorali e ricreative per superare il trauma psicologico; il rafforzamento dell’Ufficio per lo Sviluppo della Visitatoria, la revisione dell’impostazione pastorale delle opere; la formazione dei salesiani a una nuova mentalità e la ricostruzione dei centri ispettoriale e di studio di Fleuriot e Thorland.
Dopo la Settimana santa, che per la gente e i salesiani di Haiti, avrà un valore molto significativo, si realizzerà una assemblea della Visitatoria. L’incontro avrà il compito di assimilare il Piano di Ristrutturazione e Ricostruzione già sostenuto dal Rettor Maggiore e reso operativo grazie agli interventi di ricostruzione e di sostegno.
In serata, don Sylvian parlando ai salesiani della comunità della Casa Generalizia ha detto: “Il terremoto ha distrutto tutta Port-au-Prince, ma non ha distrutto le nostre speranze. Quanto stiamo vivendo in Haiti è come la passione di Cristo che sicuramente si completerà nella risurrezione. Come salesiani ci stiamo apprestando a vivere il 75° della nostra presenza nel paese, è questa una occasione per una rifondazione.”.
Pubblicato il 29/03/2010