Ad aprire ufficialmente il Congresso, dopo i saluti delle autorità civili ed ecclesiastiche presenti, mons. Antonio Dorado, vescovo emerito di Malaga, Presidente della Commissione per l’Educazione e la Catechesi della Spagna del Sud.
Don Fabio Attard, Consigliere per la Pastorale Giovanile dei Salesiani, ha letto il messaggio del Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez, che ricordato come “i giovani, oggi più che mai, ci stanno chiedendo di accompagnarli per vincere la solitudine che li circonda. I giovani […] ci stanno ponendo domande che dobbiamo decifrare e interpretare”. Anche Madre Yvonne Reungoat, Superiora delle Figlie di Maria Ausiliatrice, si è resa presente con un messaggio letto dalla Consigliera sr Maria Carmen Canales.
La prima relazione, tenuta dal prof. Bruno della Chiesa, di Harvard, ha presentato i meccanismi mentali che caratterizzano il mondo globalizzato. Nel pomeriggio Dominique Fily e Ángel Miranda, della Consulta-Commissione Europea, hanno presentato la carta d’identità della scuola salesiana tratteggiando il profilo dell’educatore salesiano alla luce di alcune competenze professionali e del essere educatore cristiano nello stile salesiano.
I dieci gruppi di lavoro hanno permesso ai congressisti di dialogare, approfondire i temi presentati, definire strategie di formazione iniziale e permanente per i docenti delle scuole salesiane. La prima giornata si è conclusa con un concerto di musica classica offerto dal municipio di Sanlúcar.
Etienne Verhak ha aperto la mattinata di sabato presentando le sfide europee nella formazione degli educatori. Ha fatto seguito la presentazione di quattro esperienze: la selezione degli insegnanti nell’Ispettoria di Siviglia; l’esperienza educativa di una scuola primaria delle FMA di Cracovia, Polonia; l’offerta educativa per i docenti del centro di formazione di Lione e una riflessione sullo spirito di famiglia da parte dell’Irlanda.
A conclusione della mattinata don Attard e sr. Canales hanno sviluppato il terzo nucleo tematico sulla specificità salesiana della formazione degli educatori. Facendo riferimento all’esperienza di Don Bosco che esortava i chierici e i salesiani a condividere il tempo libero con i ragazzi, i due relatori hanno presentato una riflessione sulla scuola salesiana e i suoi agenti educativi chiamati a camminare con i giovani e facendo dell’incontro un luogo educativo e di esperienza trascendente. È questa la sfida per gli educatori salesiani del XXI secolo.
L’ultimo giorno è stato dedicato alla condivisione dei lavori di gruppo. A concludere il III Congresso Europeo delle Scuole e della Formazione Professionale Salesiana è stato don José Miguel Núñez, Consigliere per la Regione Europa Ovest, che ha presieduto l’Eucaristia.
Nel corso del congresso ha risuonato più volte l’espressione di Paolo VI: “l`uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni”.
Pubblicato il 01/03/2010
