(ANS – Podgorica) – La chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù a Podgorica è l’unica parrocchia cattolica nella capitale montenegrina e dal 1966 è affidata ai Salesiani dell’Ispettoria della Slovenia. Domenica 21 febbraio si è riempita completamente di fedeli, per l’apertura della Porta Santa.

A presiedere la solenne apertura e l’Eucaristia è stato mons. Zef Gashi, Salesiano, arcivescovo di Bar, accompagnato dai tre Salesiani che guidano la stessa parrocchia, il centro giovanile e la piccola scuola, ma anche dai padri francescani della città di Tuzi, dove si trova la parrocchia più vicina alla capitale.

L’assemblea dei fedeli era costituita per lo più dai cattolici della minoranza albanese (Malesori), dalle famiglie di operai trasferite dalla Croazia ai tempi della Jugoslavia, oltre che da alcune personalità e rappresentanti di affari.

Nell’omelia mons. Gashi ha letto alcuni brani della bolla d’indizione del giubileo “Misericordiae Vultus” e ha spiegato il significato del Giubileo straordinario e della Porta Santa. “Se i fedeli aprono il cuore e la mente alla Divina Misericordia, il Signore potrà entrare ed operare per il bene loro e dell’intera comunità cattolica in questo territorio, a maggioranza ortodossa e di confine con la comunità mussulmana” ha detto il vescovo.

La piccola comunità salesiana partecipa al Giubileo della Misericordia non solo perché ospita la Porta Santa nella suo opera, ma con diverse iniziative. I Salesiani di Podgorica aiutano spiritualmente e concretamente le famiglie più bisognose, accompagnano le comunità di fedeli, non solo della capitale, ma anche dei villaggi vicini e le preparano ai sacramenti.

Il centro giovanile ogni giorno è pieno di giovani. Gli animatori si organizzano per offrire il loro tempo, organizzando giochi aiutando nello studio dopo la scuola. Anche la piccola scuola “Don Bosco” con corsi di lingue ed informatica, una delle prime scuole private in Montenegro, svolge un importante ruolo educativo e favorisce la diffusione del carisma salesiano.

“Il terreno difficile da coltivare nei tempi passati pian piano oggi diventa una terra fertile ed accogliente per la Buona Notizia e questo si rende evidente nell’aumento dei fedeli e nella vivacità del centro salesiano. Speriamo che anche il Giubileo della Misericordia porti ulteriori frutti graditi a Dio” commenta don Marko Suhoveršnik, Delegato per l’animazione missionaria dell’Ispettoria slovena.

Pubblicato il 23/02/2016