(ANS – Roma) – “Ho deciso di trascorrere la festa di Don Bosco in un altro Valdocco, nella Repubblica della Sierra Leone”. Inizia così il messaggio che Don Ángel Fernandez Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, rivolge a tutta la Famiglia Salesiana. “In Sierra Leone, quando l’Ebola era un morbo letale, i miei confratelli salesiani sono rimasti a condividere con la loro gente, con i ragazzi, la sofferenza e la morte dei loro cari”.
Don Á.F. Artime partirà domani, 29 gennaio per la Sierra Leone. Questo paese dell’Africa occidentale ha un significato quasi paradigmatico, come dice lo stesso nome: “montagna dei leoni”. Quasi nel luogo in cui i leoni ruggiscono per sete o fame, nel XVIII secolo avveniva la tratta degli schiavi. Oggi, lì, migliaia di bambini, ragazzi e ragazze, giovani, piangono l’assenza dei genitori, per una causa quasi disumana, quasi incomprensibile nel XXI secolo: un’epidemia, l’epidemia di Ebola.
Il Rettor Maggiore vuole incontrare i circa 200 ragazzi che hanno perso la famiglia e ora vivono in due case salesiane.
Poi, il 1° Febbraio, continuerà il suo viaggio in Liberia, dove resterà fino al 4 febbraio, facendo varie attività con i Salesiani e la Famiglia Salesiana.
Dal 4 all’8 febbraio il Rettor Maggiore visiterà il Ghana. In questa circostanza ad Ashaiman, nella parrocchia dedicata a Don Bosco, celebrerà l’Eucaristia con la Famiglia Salesiana e avrà un incontro con i membri del Consiglio Ispettoriale.
Lo stesso giorno verrà officiata anche la cerimonia d’insediamento di don Michael Karikunnel come nuovo Ispettore dell’Africa Occidentale Anglofona (AFW).
Pubblicato il 28/01/2016