Logo di Ans - Vai alla Home Page
ANS - Agenzia iNfo Salesiana



IT EN ES FR PT PL Versione Standard || Solo Testo

Stampa la pagina corrente Stampa   
:. NEWS

26/1/2016 - Slovacchia - Addio a don Anton Srholec, SDB, esempio di resistenza all’oppressione
Foto dell'articolo -SLOVACCHIA – ADDIO A DON ANTON SRHOLEC, SDB, ESEMPIO DI RESISTENZA ALL’OPPRESSIONE

(ANS – Bratislava)- Il 7 gennaio scorso è morto a Bratislava, all’età di 86 anni, don Anton Srholec, SDB. A piangerlo non è solo la Famiglia Salesiana, ma l’intero paese della Slovacchia; la sua vita è stata un simbolo della battaglia per la fede, la libertà e l’umanità.

di Terézia Liptáková

Circa 2000 persone hanno partecipato ai funerali, celebrati il 12 gennaio scorso, e tra esse vi erano il Presidente della Repubblica slovacca, on. Andrej Kiska, il sindaco della capitale, Bratislava, dott. Ivo Nesrovnal e l’ambasciatore d’Austria, Carl Helfried, oltre a rappresentanti della Confederazione dei prigionieri politici e i senzatetto accolti nel progetto sociale “Resoty”, fondato da Srholec.

Oltre una dozzina sono stati i sacerdoti che hanno concelebrato la messa funebre, tra i quali l’Ispettore dei Salesiani nel paese, don Jozef Ižold, e mons. Jozef Haľko, vescovo ausiliare di Bratislava.

Prima della fine della messa, diverse personalità hanno offerto un loro ricordo del defunto. Il Presidente Kiska nell’occasione ha detto: “ha trovato Dio nella solitudine, ma anche tra le persone che lo circondavano, tra i loro sorrisi e gesti. Era capace di perdonare enormemente, ma allo stesso tempo sapeva che il male non può essere dimenticato e che bisogna opporvisi”.

Don Srholec è stato infine sepolto a Skalica, sua città natale.

Sin dalla giovinezza don Srholec ha dovuto fronteggiare le restrizioni e gli ostacoli imposti dal regime comunista alla società e specialmente ai religiosi, trascorrendo diversi anni in carcere e ai lavori forzati. Ordinato all’estero, quando rientrò nell’allora Cecoslovacchia svolse il suo apostolato tra i giovani nonostante il rigido controllo che il regime esercitava nei suoi confronti.

Quando, nel 1989, nel paese è tornata la democrazia, il salesiano è divenuto attivo nella Confederazione dei prigionieri politici della Slovacchia e ha fondato il progetto sociale “Resoty”.

Gli ultimi tempi li ha vissuti con una crescente gratitudine. “Nella mia vita non ho mai dovuto scegliere molto. Fatta eccezione per alcune piccole cose che non c’è bisogno di citare, tutte le cose importanti le ho ricevute, mi sono state date. (...) Questo giorno è un grazie alla vita” disse nel giorno del suo 85° compleanno.

Pubblicato il 26/01/2015

comunica ANS news


Le ultime News
14/3/2016 - RMG – Incontro dei Maestri dei Novizi
14/3/2016 - Brasile – L’Educomunicazione apre nuovi orizzonti tra i giovani
14/3/2016 - India – Iniziative ecologiche tra i ragazzi
14/3/2016 - Filippine – Il Rettor Maggiore al centro “Don Bosco Boys Home”
11/3/2016 - RMG – Vicini a don Uzhunnalil, le parole di don Cereda


News dell'ultima settimana
News dell'ultimo mese