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11/1/2016 - Sierra Leone - Il Presidente premia “Don Bosco Fambul”
Foto dell'articolo -SIERRA LEONE – IL PRESIDENTE PREMIA “DON BOSCO FAMBUL”

(ANS - Freetown) – Con una cerimonia presso la Casa Presidenziale di Freetown, l’organizzazione salesiana “Don Bosco Fambul” è stata insignita, nello scorso mese di dicembre, di un Premio Presidenziale in riconoscimento del suo contributo alla lotta contro l’Ebola. La cerimonia è stata trasmessa in diretta nazionale dalla televisione; il vicedirettore dell’ong salesiana, signor Samuele Bojohn, ha ricevuto il premio direttamente dal Presidente della Repubblica, on. Ernest Bai Koroma.

Durante l’epidemia di Ebola in Sierra Leone, i Salesiani si sono impegnati per raggiungere e informare sui pericolo del virus i bambini e i ragazzi, che sono stati sproporzionatamente colpiti da questa malattia, attraverso campagne casa per casa, messaggi sulle radio locali e il numero verde di assistenza “Don Bosco Child Line 116”, che ha funzionato come Centro di Registrazione Nazionale per i bambini colpiti dall’Ebola.

Attraverso questa linea telefonica sono stati effettuati molti interventi di crisi. Mentre la Sierra Leone soffriva per il virus, l’ong salesiana si è occupata di centinaia di bambini di strada di Freetown e li ha ospitati nelle sue strutture per giorni. E oltre all’intervento in fase di crisi ha continuato a lavorare quotidianamente a tutti i suoi programmi per i più bisognosi.

In precedenza, il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime aveva raccomandato alle comunità salesiane in Sierra Leone di aprire tempestivamente un centro a Lungi per aiutare i bambini rimasti orfani a causa dell’Ebola o che erano sono stati infettati, curati e poi stigmatizzati dai loro familiari.

I Salesiani della Sierra Leone non hanno mai dimenticato il discorso che il Rettor Maggiore rivolse loro via Skype il giorno inaugurale di quel centro, l’8 settembre 2014, nella fase più dura dell’epidemia. Don Á.F. Artime manifestò la sua vicinanza e quella di tutta la Congregazione a coloro che si impegnavano ad affrontare i problemi causati dal virus. “State facendo quello che lo stesso Don Bosco avrebbe fatto, grazie per essere lì e aiutare i giovani bisognosi” disse.

Don Bosco Fambul è una ONG locale che attualmente conta oltre 70 membri di personale, per lo più assistenti sociali, che oltre a lavorare per e con i ragazzi di strada e nel carcere di Freetown, dirige una casa accoglienza per la riabilitazione dei bambini di strada, un centro terapico per i detenuti nel carcere centrale di Freetown, un servizio di consulenza per rintracciare le famiglie dei ragazzi, un centro giovanile, un rifugio per ragazze vittime di violenza e il numero verde “Don Bosco Child Line 116” sempre attivo.

Pubblicato il 11/1/2016

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