(ANS – Hyderabad) – La celebrazione della Giornata annuale dei Giovani a Rischio (YaR, in inglese) negli stati indiani di Andhra Pradesh e Telangana ha avuto luogo nei giorni 5-6 dicembre presso l’opera Don Bosco “Navajeevan” – che significa “nuova vita” – di Ramanthapur. Minori provenienti da 8 opere salesiane per i ragazzi di strada, assieme ai loro educatori e ai volontari, per un totale di 400 persone, hanno partecipato all’evento, centrato su due temi: “La famiglia è un mio diritto” e “No al bullismo”.
La comunità ospitante ha previsto un giorno d’animazione seguito da uno per le attività all’aperto.
Durante l’inaugurazione, don Sudhakar Bellamkonda, Coordinatore della Commissione YaR dell’Ispettoria di Hyderabad, ha dato il benvenuto a tutti. Quindi i bambini sono stati divisi in seniores e juniores secondo la loro età, per dare vita a due sessioni interattive sui temi della famiglia e del bullismo.
Degno di nota è stato il fatto che durante tutte le celebrazioni i minori della comunità locale hanno partecipato attivamente a tutti i livelli: pianificazione, organizzazione, coordinamento ed esecuzione. Ad esempio, per la serata culturale, ricca di giochi e attività ricreative, che ha concluso il primo giorno, erano previste due giurie: una esterna e la “bal Adalat” (giuria dei bambini), con un rappresentante di ogni centro.
La seconda giornata è stata dedicata allo sport e alle attività all’aria aperta, e ha visto i bambini dare vita al campus: chi gareggiando nelle gare ufficiali, chi giocando in forma spontanea.
La cerimonia conclusiva, realizzata nel tardo pomeriggio di domenica 6, è stata una sintesi dell’evento. Sono stati consegnati dei trofei sulla base di una ricerca casuale effettuata nei due giorni; e tutti i partecipanti hanno assunto un solenne impegno nel contrasto del bullismo, firmato da ogni partecipante con l’impronta di una mano su un cartellone.
Concludendo le attività don Bellamkonda ha ringraziato tutti e ha ricordato a ciascuno che il senso dell’evento era realizzare una celebrazione dello stare insieme come una famiglia.
Pubblicato il 10/12/2015