(ANS – Milano) – Sabato 19 settembre, nel salone incontri del Parco della Biodiversità, ad Expo Milano, si è svolto il Forum conclusivo delle Scuole Agrarie Salesiane, con i rappresentanti degli istituti salesiani di Rodeo del Medio (Argentina), Campo Grande (Brasile), Linares (Cile). Salesiani e varie realtà del Monferrato – tra cui l’Università di Asti – si sono confrontati per creare sinergie utili alla formazione dei giovani.

La collaborazione fra il Monferrato e le scuole salesiane nel mondo per i prossimi anni parte da un documento condiviso e approvato dalle parti, che si articola su 5 filoni: la formazione dei giovani, gli scambi didattici fra universitari, la consulenza tecnica nel campo dell’agricoltura, gli scambi commerciali di prodotti tipici ed equo solidali, le opportunità di turismo nei rispettivi territori.

“La presenza delle scuole agricole salesiane nel mondo ha stimolato il confronto collaborativo tra di esse e con le realtà produttive e formative del territorio da cui Don Bosco partì, il Monferrato, con i suoi valori e le sue risorse” ha commentato don Egidio Deiana, Rettore del Santuario del Colle Don Bosco.

“Provare a unire le risorse può essere un’opportunità in più per i giovani, come ha provato a fare Don Bosco; l’occasione di Expo con la presenza di Casa Don Bosco è un’esperienza utile che rende ancora più vivo e attuale il suo messaggio e l’opera educativa” ha proseguito don Claudio Belfiore, Direttore di Casa Don Bosco.

L’università di Asti è stata individuata quale riferimento culturale e formativo del progetto per tutto il Monferrato. “È una straordinaria occasione per uscire dall’ambito locale e aprirci al mondo attraverso le potenzialità espresse delle scuole e università salesiane che operano nello stesso settore agricolo, quello della vitivinicoltura e dei prodotti tipici. – ha detto Francesco Scalfari, Direttore del Polo Universitario Asti Studi Superiori – Oggi i nostri studenti e tecnici hanno la possibilità di realizzare scambi culturali e didattici verso territori a noi vicini per tradizione e tecniche colturali”.

Al termine della mattinata il docente universitario Riccardo Beltramo ha consegnato ai responsabili di Casa Don Bosco un particolare strumento scientifico, denominato “Scatol8”: una scatola di legno contenente appositi sensori per conoscere in tempo reale e anche a distanza, dati quali temperatura, umidità dell’aria, intensità della luce... Lo strumento verrà collocato all’esterno del Colle Don Bosco e servirà, fra l’altro, alle migliaia di pellegrini che frequentano il santuario di avere dati precisi, per programmare da casa il proprio viaggio nell’astigiano.

Pubblicato il 29/09/2015