(ANS - Madrid) - Oltre 20 vescovi, 1500 giovani, operatori di pastorale provenienti da tutte le diocesi della Spagna e rappresentati di movimenti e istituzioni ecclesiali e congregazioni religiose hanno manifestato l’interesse generale delle istituzioni ecclesiali per la pastorale giovanile e una profonda inquietudine per cercare nuovi cammini per portare il messaggio del vangelo e dell’amore di Dio al cuore dei giovani. Circa 50 i rappresentanti della Famiglia Salesiana e, in modo particolare, del Movimento Giovanile Salesiano.

Le relazioni presentate hanno messo a fuoco la situazione attuale dei giovani e le sfide che la Pastorale giovanile è chiamata a vincere:

• L’arcivescovo di Valencia, mons. Carlos Osoro, si è concentrato sul primo annuncio del vangelo, distinguendo tra la nascita della fede (annuncio) e il suo sviluppo (catechesi), ricordando la loro complementarietà. Il presule ha insistito sulla necessità di realizzare il primo annuncio per avvicinare alla fede i giovani che non conoscono il Cristo o che, pur avendolo conosciuto, si sono allontanati da Lui o che, pur restando nella Chiesa, non hanno una profonda vita di fede.
• Il giorno successivo, mons. José Ignacio Munilla, vescovo di San Sebastián, ha effettuato un’accurata analisi della realtà affettiva che molti giovani vivono mettendo in evidenza tre “ferite” importanti che, a suo giudizio, causano la perdita del senso della vita, che solo la Buona Novella di Gesù Cristo è in grado di guarire: narcisismo, pansessualismo e sfiducia. Citando direttamente Don Bosco, ha invitato i presenti ad aver fiducia nei giovani e ad amare ciò che loro amano.
• Il card. Stanislaw Kylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, si è soffermato sull’emergenza educativa, ricordando alcune delle riflessioni più significative di Benedetto XVI, evidenziando che senza educazione non c’è vera evangelizzazione.

Sono state presentate altre relazioni come risonanza alle principali presentate dai tre presuli. Uno di questi interventi è stato proposto dal salesiano don Rosendo Soler che, concentrandosi sul compito educativo ed evangelizzatore, ha interpellato il pubblico chiedendo: “La pastorale giovanile ha bisogno di educatori appassionati, che siamo noi qui presenti. Siete disposti ad esserlo?”.

Sabato sera, 3 novembre, sono state proposte due iniziative: i convegnisti più giovani sono stati invitati a partecipare ad una esperienza di annuncio per le strade. Con lo slogan “Una luce nella notte” i giovani convegnisti hanno attraversato le strade di Valencia entrando in vari bar e invitando i loro coetanei a partecipare a un momento di preghiere in alcune chiese predisposte per l’iniziativa. I partecipanti più grandi, invece, si sono uniti spiritualmente partecipando ad una veglia di preghiera nella cattedrale di Valenzia presieduta da mons. Xavier Novell Gomá, vescovo di Solsona.

Il congresso – che si è svolto a Valencia dal dal 1° al 4 novembre – ha avuto anche una componente festosa costituita da un concerto organizzato da Cadena 100 con la partecipazione di Hermana Glenda, Conchita, Melocos e Pulpo.

I testi delle tre relazioni principali e altri materiali sono disponibili, in lingua spagnola, nel sito ufficiale del congresso www.cnpj2012.es.

Pubblicato il 06/11/2012