(ANS – Roma) - Don Bosco ha speso la sua vita per i giovani dedicandosi “fino all’ultimo respiro” alla salvezza, umana e cristiana, dei ragazzi che incontrava. Il suo sguardo, che andava oltre il quartiere di Valdocco e la città di Torino, continua ancora oggi ad incrociare quello di tanti ragazzi.
In questi giorni il Vice Direttore Esecutivo dell’Unicef, Rima Salah, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra per la presentazione del rapporto sulle emergenze “Humanitarian Action for Children 2012”, ha lanciato un allarme: sono 384 i bambini uccisi in Siria da metà marzo, quando ha avuto inizio la rivolta contro il regime del presidente Bashar al-Assad.
Il rapporto cita anche altre situazioni come quelle dei bambini e delle famiglie sfollate a causa della violenza in Costa d’Avorio e nel Sudan meridionale, delle inondazioni in Pakistan, e l’operazione in corso per ricostruire Haiti dopo il terremoto del gennaio 2010.
L’appello si riferisce anche alle cosiddette emergenze “silenti” come quella nella Repubblica Democratica del Congo, dove, a partire dal giugno 2011, oltre 1,5 milioni di persone - metà dei quali bambini - sono state sfollate dalla violenza etnica. Altri milioni sono stati colpiti da violenza sessuale e dalla mancanza di scolarizzazione.
Non è da dimenticare tutta la realtà dell’immigrazione e dell’esclusione sociale in Europa, preoccupata dalla crisi economica, dove a fare le spese sono i più piccoli emarginati da pregiudizi e sistemi sociali che non facilitano l’accoglienza e la formazione al lavoro.
Mentre alcune di queste emergenze attirano significativamente l’attenzione dei media e del mondo politico, altre non arriveranno mai sotto i riflettori della stampa internazionale, diventando così emergenze silenziose. Crisi umanitarie così lontane dall’opinione pubblica, che a volte è troppo facile trascurare.
Lo sguardo di Don Bosco, oggi, si rivolgerebbe anche a queste realtà.
In oltre 130 nazioni i Salesiani e gli altri gruppi della Famiglia Salesiana sono impegnati nell’educazione, nell’evangelizzazione, nella tutela e promozione dei diritti umani, soprattutto dei più piccoli e svantaggiati. L’eredità di Don Bosco – espressa nel Sistema Preventivo – svela ancora oggi la sua efficacia. Lo attestano le centinaia di progetti attivi in ogni angolo del mondo e le migliaia di ragazzi e giovani che, spesso insieme alle loro famiglie, beneficiano ogni giorno degli interventi umani, cristiani e sociali.
Nella sezione video di ANS c’è un breve video, prodotto da Missioni Don Bosco, sul Sistema Preventivo. Il filmato, incorniciato da una ipotetica intervista a Don Bosco, riporta testimonianze ed esperienze di molti salesiani e laici impegnati nell’ambito dell’educazione e dell’evangelizzazione.
Pubblicato il 31/01/2012