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16/9/2011 - RMG - Suore della Carità di Gesù, pioniere della missione in Africa
Foto dell'articolo -RMG – SUORE DELLA CARITÀ DI GESÙ, PIONIERE DELLA MISSIONE IN AFRICA
Fotografia disponibile in Image Bank

(ANS – Roma) – Tra i missionari che si stanno formando attraverso il corso elaborato dal Dicastero delle Missioni Salesiane, c’è quest’anno anche una presenza insolita: un piccolo drappello di Suore della Carità di Gesù. Delle 7 suore che partecipano al corso, 5 saranno inviate in missione in Sud Sudan per aprire la prima comunità del loro Istituto nell’intero continente africano. Abbiamo parlato con loro.

Le 5 pioniere sono sr. Cypriana Ryu Seon Ja, coreana, che avrà il ruolo di direttrice; sr Bruno Kim Soon Hee e sr Redempta Song Won Sim, anch’esse coreane; sr Terezinha Nakagawa, dal Brasile; e sr Maria Bosco Shimisaki Yuko, proveniente dal Giappone. Vengono ciascuna da un’Ispettoria diversa e offrendosi come missionarie hanno automaticamente accettato di andare in Sud Sudan, l’unica meta proposta quest’anno dall’Istituto per sostenere unitamente il progetto missionario in Africa.

Subito dopo aver ricevuto il mandato missionario, domenica 25 settembre, partiranno per il Kenya, dove perfezioneranno la loro conoscenza dell’inglese; poi, a scaglioni, raggiungeranno la meta definitiva, Juba, la capitale del neostato del Sud Sudan. Qui le 5 suore affiancheranno la comunità dei Salesiani già presente lavorando in un dispensario medico: 2 di loro sono infatti infermiere e tutte si occuperanno della cura sanitaria della gente.

“Ho preso informazioni sul paese da internet e dalla TV, non mi preoccupa molto la situazione in cui ci troveremo, anche in Brasile ci sono molte situazioni di povertà. Mi preoccupa di più il caldo” riporta sr Nakagawa. Anche sr. Shimisaki appare serena e convinta: “Non ho alcun timore a partire, anzi, sono piena di desiderio di andare!”. Qualche pensiero in più lo ha invece sr. Ryu, che ha visitato già 2 volte la missione di Juba e dell’intera compagine è l’unica ad essere già stata in missione (in Papua Nuova Guinea e nelle Filippine): “In Papua Nuova Guinea a volte fu difficile; e stavolta sono più agitata, anche perché come direttrice avrò ulteriori responsabilità. Ma sono stata a io ad offrirmi a partire e so di andare con le mie sorelle”.

La loro vocazione missionaria è nata fondamentalmente dalla testimonianza di altri missionari: “Mentre ero nelle Filippine, nel 2007, ho incontrato molti missionari che tornavano dalle terre di missione, per lo più paesi asiatici, a volte anche con regimi atei. Sono rimasta affascinata dai loro racconti e ho sentito la volontà di partire” riporta sr Shimisaki. “Nel mio caso ricevetti l’invito da don Piccoli, un missionario brasiliano in Angola, che mi propose di seguirlo in missione. Anche se all’epoca l’Ispettoria non poté mandarmi perché ancora troppo piccola, nacque in me il desiderio missionario”.

La formazione offerta dal corso missionario le sta preparando alle sfide future, attraverso riflessione, condivisione e suggerimenti pratici. “È molto utile, ci spiega cosa affronteremo, e basandosi sulle esperienze passate ci tranquillizza sui problemi che potremmo incontrare” dice sr. Nakagawa.

Ma la ragione della grande serenità con cui si dispongono alla missione è una profonda fede in Dio: “Seguiremo la volontà di Dio. Lui non sceglie sempre i più capaci, ma rende capaci quelli che sceglie” aggiunge.

Pubblicato il 16/09/2011

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