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3/12/2014 - Repubblica Democratica del Congo - Cilanda, accusata di stregoneria, salvata dai bambini
Foto dell'articolo -REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO – CILANDA, ACCUSATA DI STREGONERIA, SALVATA DAI BAMBINI

(ANS – Mbuji-Mayi) – Cilanda è una bambina congolese abbandonata sulla strada dopo essere stata torturata dalla sua famiglia perché ritenuta strega. Raccolta dalla polizia e lasciata all’ospedale senza informare nessuno, grazie all’intervento di un’infermiera e di un tribunale è stata affidata a don Mario Perez, missionario salesiano a Mbuji-Mayi. Ma i veri responsabili della salvezza di Cilanda, ha confidato don Perez, sono altri bambini, anch’essi accusati di stregoneria e ospiti della casa salesiana, che l’hanno accudita pazientemente e con amore.

Don Perez era stato chiamato con urgenza dall’ospedale: gli avevano detto addirittura che si trattava di un maschio e che non potevano fare nulla per salvare quel corpicino, più morto che vivo, tutto sporco e probabilmente sordomuto, visto che, da quando era arrivato, non aveva proferito parola e né reagito agli stimoli.

Davanti a una situazione del genere la comunità salesiana ha deciso di assumersi la responsabilità di portare via la bambina dall’ospedale, ancor prima di ricevere l’autorizzazione dal tribunale; e gli hanno offerto un riparo, il calore e l’amore di una famiglia.

Lavando quel corpicino hanno poi scoperto che apparteneva ad una bambina. Il primo giorno sembrava non bastare l'acqua per portare via tutto quello che le si era attaccato addosso. Continuava a non parlare. La terza mattina invece ha chiesto del té e ha deciso di dire il proprio nome: Cilanda.

A mezzogiorno ha mangiato qualche cosa in più e la sera un pezzettino di pane. Negli ultimi giorni ha iniziato a fare dei piccoli movimenti nel letto e a raccontare la sua triste storia. La famiglia, dopo averla accusata di essere una “strega”, l’ha tenuta chiusa molti giorni senza mangiare, picchiandola ripetutamente perché confessasse di esserlo. Poi l’hanno gettata sulla strada. Era cosi ridotta male che non riusciva neppure a sedersi.

In diverse aree del continente africano sono molti i bambini picchiati, abbandonati, persino uccisi perché ritenuti streghe/stregoni. Solo nell’opera di Mbuji-Mayi i salesiani ne accolgono circa 500. Eppure sono stati proprio questi bambini a salvare Cilanda.

Come ha confidato don Perez in una conversazione telefonica, date le condizioni estreme in cui era giunta presso l’opera, Cilanda aveva bisogno di essere reidratata e alimentata gradualmente e con molta pazienza: così ogni mezz’ora un bambino o una bambina accusato di stregoneria le dava una goccia d’acqua e, secondo le indicazioni mediche, un po’ di cibo. Loro non hanno paura di Cilanda, non temono “i malefici”, ma, con solidarietà, l’accompagnano verso la guarigione.

Per contrastare il fenomeno dei bambini emarginati a causa della superstizione, la Procura Missionaria Salesiana di Madrid ha lanciato, già dallo scorso settembre, la campagna “Yo No Soy Bruja” (Io non sono strega).

Pubblicato il 03/12/2014

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