(ANS – Roma) – Il Rettor Maggiore, aprendo i lavori del IV incontro degli Ispettori d’Europa, ha presentato alcuni dati di verifica di quanto fatto per il Progetto Europa (PE) e ha indicato alcune linee di orizzonte per il futuro. Non meri dati, ma una lettura di come i salesiani hanno percepito, accolto e stanno attuando il PE.
I dati emersi dai questionari compilati dagli Ispettori d’Europa e dai loro Consigli ispettoriali indicano che la trasmissione del PE è, in genere, riuscita anche se sembra che abbia coinvolto più il governo ispettoriale che i singoli salesiani.
I processi attuati dalle Ispettorie per la rivitalizzazione endogena - primo e più delicato nucleo tematico del PE - sembrano aver aiutato, in maniera quasi unanime, al ricupero della conoscenza di Don Bosco e della sua spiritualità grazie a una cura maggiore della vita comunitaria anche mediante la programmazione comunitaria e l’urgenza di formare e accompagnare i direttori locali; un ritorno a una evangelizzazione più esplicita dei giovani, basata sull’accompagnamento personale, e la cura della cultura vocazionale; un più convinto lavoro con i collaboratori laici. È emerso che l’ostacolo più decisivo sia stata la persona del singolo salesiano che, per età o per demotivazione vocazionale, non riesce a capire la situazione culturale della società e del modo di essere dei giovani d’oggi. La diffusione dell’individualismo o una debole animazione comunitaria sembrano dire che il problema nelle comunità salesiane oggi è culturale.
La maggioranza delle ispettorie ha messo in atto un processo di ristrutturazione serio – secondo nucleo tematico del PE - anche se non sempre profondo e coraggioso. Non tutti i salesiani si rendono conto del problema, così come esso è percepito dagli organismi di governo ispettoriale. Per questo il Rettor Maggiore ha auspicato “che il prossimo Capitolo Generale fissi dei principi che aiutino ispettorie e regioni a situarsi meglio nel servizio ai giovani del territorio”.
Circa il terzo nucleo – Europa terra di missione – l’accento è stato posto sia sull’invio dei missionari e sia sulla loro accoglienza. Le difficoltà linguistiche e culturali segnano non solo i missionari, ma anche le comunità che li accolgono. Lodevoli i processi attuati da alcune ispettorie per il graduale inserimento socio-culturale e pastorale dei salesiani provenienti da altri contesti.
Più analitiche e profonde sono state le 3 linee di orizzonte che il Rettor Maggiore ha offerto per il futuro del PE sulle quali gli Ispettori hanno lavorato domenica mattina.
Don Chávez ha indicato alcune precisazioni di prospettiva. “Il contesto nel quale noi viviamo non è un ‘palcoscenico’ dove semplicemente agiamo, ma un interlocutore con il quale dialoghiamo”. In quest’ottica la “Nuova Evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana, è chiamata a rispondere ai grandi bisogni dell’uomo odierno attraverso la comunicazione dell’Amore di Dio rivelato in Cristo Gesù”. La situazione dell’economia, della politica, del predominio della scienza, l’ambivalenza della comunicazione sociale e di un’etica fluida assunta a religione, hanno creato quella “desertificazione spirituale”, già lamentata da Benedetto XVI, che richiede uomini e donne di fede. La Vita consacrata, quindi, è più che mai valida e necessaria.
Il rapporto Chiesa–Mondo, ed è la prima linea indicata – deve essere fondato sull’autenticità e sulla radicalità al Vangelo. “Oggi è necessario un più convinto impegno ecclesiale a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede. La fede, infatti, cresce quando è vissuta come esperienza di un amore ricevuto e quando viene comunicata come esperienza di grazia e di gioia”.
La seconda linea è data dal triplice asse del PE:
La terza linea è data dalla collaborazione che si attua attraverso la sinergia tra le varie Ispettorie d’Europa, il lavoro in rete tra le strutture e realtà salesiane e il coinvolgimento dei laici. “Non partiamo da zero”, ha detto Don Chávez, ricordando che “Don Bosco sentiva che aveva sempre bisogno di tutti”.
Il testo della relazione del Rettor Maggiore Maggiore è disponibile nella sezione del PE di sdb.org in italiano e inglese.
Pubblicato il 03/12/2012