(ANS – Venezia) – Dopo i grandi tributi ricevuti in Sicilia, l’urna contenente la reliquia di Don Bosco sta ora peregrinando per l’Ispettoria dell’Italia Nord Est (INE). 23 le tappe previste, in altrettanti giorni (dal 21 novembre al 13 dicembre). Nelle prime soste sono già state molte le manifestazioni di fede e di entusiasmo popolare suscitate dalla presenza della reliquia.

Partito dall’Istituto salesiano “Astori” di Mogliano Veneto, il viaggio della reliquie di Don Bosco nel Triveneto ha raggiunto alle prime ore del mattino di domenica 24 novembre il centro di San Donà di Piave. Qui un centinaio di giovani stava attendendo l’arrivo del camion che trasporta l’urna e l’ha scortato in biciclette e scooter fino al duomo cittadino, dove ha avuto luogo un’affollata Eucaristia – si stimano almeno 2.000 persone

Poi, guidati dalla banda dell’oratorio, carabinieri, autorità civili e religiose e moltissimi fedeli hanno formato una lunga processione fino alla casa salesiana, dove l’urna in vetro è stata esposta ai piedi dell’altare per la venerazione della popolazione. Tra momenti di preghiera comunitaria, messe e occasioni di riflessione personale la giornata è proseguita fino alla veglia dei ragazzi insieme al vescovo della diocesi, mons. Gianfranco Agostino Gardin, conclusasi a tarda sera.

Nella giornata di mercoledì 27, invece, l’urna è stata portata a Riese, davanti alla casa natale di Papa Pio X. Un appuntamento significativo che è servito a riunire idealmente i due religiosi che si conobbero e stimarono in vita: Giuseppe Sarto era grande sostenitore dell’attività del “sacerdote dei giovani”, tanto che ebbe la tessera di Salesiano Cooperatore – firmata dallo stesso Don Bosco – divenendo poi nel 1954 il primo Salesiano Cooperatore ad essere canonizzato.

E mentre la peregrinazione dell’urna nell’Ispettoria INE si proietta verso altri importanti appuntamenti – a Udine, già oggi; poi Trieste, Gorizia e Padova, solo per citare i più vicini – già si possono iniziare a fare alcune valutazioni sull’esito del viaggio mondiale di Don Bosco per il mondo.

“Penso che il passaggio dell’urna in tutto il mondo ha innanzitutto risvegliato il cuore dei salesiani affinché diventino più fedeli al carisma e alla vocazione che abbiamo ricevuto dalla Chiesa: consegnare a Dio la vita dei giovani. Inoltre, ha risvegliato e ha fatto nascere in tanti giovani la vocazione come per dire: ‘Anche io vorrei diventare come don Bosco!’” ha detto don Filiberto Gonzalez, Consigliere per la Comunicazione Sociale, a Radio Vaticana.

Pubblicato il 29/11/2013