(ANS – Brindisi) – Si chiude oggi, dopo molte celebrazioni e una grande partecipazione popolare e di autorità ecclesiastiche e civili, la peregrinazione della reliquia di Don Bosco nell’Ispettoria dell’Italia meridionale.

Il 2 ottobre l’urna è giunta a Santeramo in Colle, dove l’intera comunità cittadina la stava attendendo da settimane. All’arrivo dell’urna Don Bosco è stato festosamente  accolto dalla comunità salesiana; poi, in un lungo corteo, la presenza del santo dei giovani è stata festeggiata da moltissimi bambini e giovani delle scuole del paese.

Ricevuti i saluti ufficiali da parte delle autorità religiose e civili e degli studenti, l’urna è stata trasportata presso l’oratorio salesiano, dove vari gruppi si sono alternati nella venerazione della reliquia. In serata mons. Paciello, vescovo della diocesi, ha presieduto la messa davanti ad oltre 3000 persone.

Nella giornata di sabato 5 la reliquia ha toccato il comune di Brindisi. Alle 9 del mattino l’urna ha fatto ingresso nel cortile dell’Istituto Salesiano di Brindisi con un corteo musicale che ha eseguito il tradizionale “Giù dai colli”.

Successivamente, nella parrocchia del Sacro Cuore, mons. Domenico Caliandro arcivescovo di Brindisi-Ostuni ha tenuto una catechesi su Don Bosco, nella quale ha sottolineato: “se qualcuno ha avuto una grazia, un momento in cui ha sentito Dio vicino, quel momento non lo scorderà mai. Da quel momento attingerà sempre sino alla morte. Questo esempio lo possiamo fare anche per Don Bosco. Dio lo ha introdotto, lo ha illuminato ad accogliere i giovani come educatore e pastore. Don Bosco è stato il primo che nella Chiesa ha avuto un approccio vero verso i giovani, li  ha accolti nell’anima, li ha capiti. Averlo oggi è come se dicesse a noi: ‘aprite gli occhi, aprite ai giovani la via che illumina il cammino’”.

Pubblicato il 10/10/2013