(ANS – Lima) – Lo scorso 14 agosto ANS ha pubblicato un fotocronaca sulla Visita di Animazione che don Václav Klement, Consigliere per le Missioni salesiane, ha svolto tra gli indigeni Achuar di Kuyuntsa nel Vicariato di Yurimaguas; lo stesso giorno, don Vicente Santilli, ex Ispettore del Perù, ha inviato una lettera al Rettore Maggiore, Don Pascual Chávez, per raccontargli la difficile ituazione che si vive a San Luis, una parrocchia missionaria nel distretto di Conchucos. Ecco alcuni stralci della lettera e della risposta del Rettor Maggiore:

Don Santilli inizia raccontando la sua visita in compagnia di don Klement alle missioni dell’altipiano, a Pucallpa e nell’Alto Amazonas, dove ha incontrato don Diego Clavijo, i diaconi permanenti, i ministri dell’Eucaristia e della Parola. “Le testimonianze di queste persone sono davvero vividi e struggenti. Si sente sempre di più la grande opera di evangelizzazione, soprattutto di personalità come don Bolla, che ha la statura di un grande evangelizzatore e di un vero santo”.

E continua:“Nel caso in cui non vi abbia ancora raggiunto la notizia, voglio informarvi che cosa è successo a San Luis, una parrocchia animata dalla Operazione Mato Grosso nel distretto di Conchucos. Degli estorsori hanno ucciso un lavoratore della parrocchia, hanno minacciato i volontari e hanno scritto circa cinque o sei lettere minatorie a don Ugo de Censi, che fortunatamente si trova a Lima, e non può facilmente raggiungere queste altitudini.

I volontari si sono ritirati, così anche la cura dei disabili è stata sospesa, e loro sono stati trasferiti in un’altra località o riportati alle loro case, per garantirne la sicurezza. Quando si fa il bene, s’incontrano sempre anche dei nemici...

Il 30 agosto, festa di Santa Rosa, è prevista l’apertura di una chiesa progettata dallo stesso don Ugo in un luogo vicino a Chacas. Non so ancora come faremo. Preghiamo che tutto si risolva bene”.

Il Rettor Maggiore ha quindi risposto affermando innanzitutto che “è confortante ed entusiasmante incontrare missionari come don Bolla, che ha scritto una delle pagine più belle e gloriose della Congregazione nel campo di missione. Sono sicuro che don Diego Clavijo può continuare il suo lavoro, accompagnato dai diaconi permanenti e dai ministri dell’Eucaristia e della Parola”.

Poi, in merito alla situazione a San Luis, aggiunge: “Sono davvero dispiaciuto, però, davanti all’estorsione che sta subendo la parrocchia, che è già costata la vita a uno dei suoi dipendenti, ed anche delle minacce contro Padre Ugo. Affido alla cura materna di Maria Ausiliatrice don Ugo, i volontari e tutto il personale dell’Operazione Mato Grosso”.

Pubblicato il 16/08/2013