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10/5/2013 - Olanda - Il Rettor Maggiore apre una nuova presenza salesiana ad Amsterdam
Foto dell'articolo -OLANDA – IL RETTOR MAGGIORE APRE UNA NUOVA PRESENZA SALESIANA AD AMSTERDAM
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(ANS - Amsterdam) – In questi giorni il Rettor Maggiore è in visita nell’Ispettoria “San Giovanni Berchmans” del Belgio nord e Olanda. Ieri ha presenziato alla fondazione di una nuova comunità ad Amsterdam che, come l’ha definita Don Chávez, è un fatto di fede e coraggio perché ai giovani giungano i doni di Don Bosco: l’amore di predilezione per loro, la convinzione del valore dell’educazione, il Sistema Preventivo come metodo educativo e forma di spiritualità.

Giunto all’aeroporto di Bruxelles nel pomeriggio di mercoledì 8 maggio, il Rettor Maggiore è stato accolto dall’Ispettore don Mark Tips e dal segretario ispettoriale, don Eric Haelvoet, che lo hanno accompagnato alla casa ispettoriale a Sint-Pieters-Woluwe dove ha trascorso il pomeriggio e la serata con i salesiani della comunità condividendo momenti di fraternità e preghiera.

Alle prime ore del mattino di ieri, 9 maggio, Festa liturgica dell’Ascensione, il Rettore Maggiore è partito per Amsterdam. Ad accoglierlo un gruppo di salesiani olandesi, alcuni giovani collaboratori e i tre salesiani che comporranno la nuova comunità internazionale: don Dominiek Deraeve (Belgio nord), don Pedro Mario Ayala (dal Messico Guadalajara) e don Arokiaraj Mariasusai (dall’India Tiruchy).

Durante una celebrazione della Parola il Rettor Maggiore, parlando a braccio, ha ringraziato Dio per quanto l’Olanda salesiana ha fatto per evangelizzare i giovani di molte nazioni. La nuova presenza è un impegno per continuare, oggi in Olanda, a portare il Vangelo ai giovani; una presenza che rientra pienamente nell’ottica promossa dal Progetto Europa. “È bello che questa inaugurazione coincida con la solennità dell’Ascensione, in cui la Chiesa prende coscienza di essere orfana di Gesù, salito in cielo. Ma il Gesù Risorto – ha sottolineato – non ci ha lasciati soli, poiché ci ha dato il mondo come destinatario del suo Vangelo e ci ha promesso di inviare il suo Spirito per accompagnarci e guidarci”.
 
Nel primo pomeriggio, in una chiesa parrocchiale vicina, ha presieduto l’Eucaristia alla quale ha partecipato anche una rappresentanza della Famiglia Salesiana olandese. Presentando, alla luce dei testi liturgici, il senso della Festa dell’Ascensione ha detto: “è un inizio, quello del tempo dello Spirito, che lo rende presente attraverso i Sacramenti e attraverso i suoi discepoli e i credenti di tutti i tempi, chiamati a rendergli testimonianza davanti a tutti gli uomini ‘fino agli estremi confini della terra’. […] Questo significa rinnovare il nostro impegno per lottare decisamente contro ogni forma di morte e per far emergere la vita, specialmente quella dei giovani. L’Ascensione, perciò, più che un invito a evadere dalla terra è un invito ad assumerla come luogo di salvezza, dove già risplende, sia pure parzialmente, la luce dei cieli nuovi e della terra nuova nei quali avrà stabile dimora la giustizia”.
 
Al termine dell’Eucaristia, dopo un incontro con i confratelli presenti, è ritornato a Bruxelles dove, dopo cena, ha incontrato due giovani salesiani missionari, Simon E. Nongrum (dall’India Guwahati) e Toni Berek (dall’Indonesia) che sabato prossimo faranno la loro professione perpetua.

Pubblicato il 10/05/2013

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