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15/3/2013 - RMG - La fedeltà filiale del salesiano al successore di Pietro
Foto dell'articolo -RMG – LA FEDELTÀ FILIALE DEL SALESIANO AL SUCCESSORE DI PIETRO

(ANS – Roma) – Don Bosco ebbe una filiale fedeltà al Papa. Questo profondo atteggiamento è vivo ancora oggi in coloro che, religiosi, consacrati e laici, prolungano il suo carisma e impegno apostolico nella Chiesa e nella Società. Un atteggiamento che si rinnova con l’elezione del nuovo Pontefice, Papa Francesco.

Nel primo articolo del cap. VI dell’edizione italiana delle Costituzioni del 1875, Don Bosco scrisse: “I soci riconosceranno per loro arbitro e superiore assoluto il Sommo Pontefice, cui saranno in ogni cosa, in ogni luogo e in ogni tempo umilmente e rispettosamente sottomessi”. Una ubbidienza filiale e piena di amore e della quale Don Bosco stesso ha dato l’esempio.

Nelle Costituzioni salesiane, rinnovate nel 1984, ci sono due articoli che fanno esplicito riferimento al successore di Pietro: gli articoli 13 e 125. “La Carta dell’Identità Carismatica della Famiglia Salesiana di Don Bosco”, inoltre, raccoglie la stessa indicazione ed è pervasa da quella filiale fedeltà al Papa che caratterizzò Don Bosco.

Senso di Chiesa
L’articolo 13 – inserito nella prima parte che descrive il profilo del salesiano religioso - descrive, quale atteggiamento di fondo, l’identità ecclesiale dello spirito e della carità pastorale del salesiano che si esprime in un rinnovato “senso della Chiesa”, di fedeltà al Papa, di comunione con i Vescovi e di impegno per l’edificazione della Chiesa locale. L’articolo dice che il salesiano ama la Chiesa, lavora per la sua crescita, educa i giovani ad amarla. La ragione di questo amore è fondata nel fatto che la Chiesa è stata voluta e amata da Cristo.

La filiale fedeltà al Successore di Pietro è una caratteristica salesiana. La vita di Don Bosco e la tradizione lo attestano. “Quando il Papa ci manifesta un desiderio, questo sia per noi un comando”, “Sono veramente indignato - ebbe a dire in una circostanza - del poco conto nel quale certi scrittori tengono il Papa... noi dobbiamo stringerci attorno a lui...”, lo “scopo fondamentale della Congregazione, fin dal principio, fu costantemente sostenere e difendere l’autorità del Capo supremo della Chiesa nella classe meno agiata della Società e particolarmente della gioventù pericolante”, sono alcune frasi che indicano la profonda dedizione di Don Bosco alla Chiesa e al Papa.

Don Bosco è stato, per i Papi che ha conosciuto, un servitore estremamente attento. Il salesiano ama il Papa e non nasconde il suo amore per lui. Sa proporre ai giovani questo amore e renderli attenti al suo magistero, certo di dare così ad essi un punto sicuro di riferimento nella ricerca della verità.

Il Sommo Pontefice supremo superiore della Società salesiana
L’articolo 125 – contenuto nella IV parte dedicata al servizio dell’autorità – riconoscendo il Papa quale primo superiore della Congregazione descrive gli atteggiamenti della fedeltà filiale salesiana al Pontefice.

  • la disponibilità per il bene della Chiesa universale, della cui unità il Successore di Pietro è il segno visibile;
  • la docilità al magistero pontificio che orienta e anima tutta l’attività degli educatori ed evangelizzatori salesiani;
  • l’impegno di aiutare i fedeli, specialmente i giovani, ad accettare gli insegnamenti del Papa.

Pubblicato il 15/03/2013

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