(ANS – Lisbona) – Dal 13 al 15 aprile si è svolto a Lisbona un seminario sulla “Evangelizzazione nelle scuole della Regione Europa Ovest” a cui hanno partecipato i Superiori e i Delegati di Pastorale Giovanile delle Ispettorie salesiane della regione, i dirigenti delle scuole e un rappresentante per ogni Ispettoria, oltre al Consigliere regionale don José Miguel Núñez Moreno. Tre i temi principali: “Educare evangelizzando”, “Evangelizzare nelle scuole e nei progetti educativi” e “Gli agenti di evangelizzazione”.

Il seminario – che segnalava come suo scopo quello di “trasformare la scuola in un luogo di evangelizzazione della cultura e d’inculturazione del Vangelo” – è iniziato con la relazione di don Mario Peresson, Superiore dell’Ispettoria di Colombia-Bogotà, che ha presentato una riflessione sulla relazione tra evangelizzazione ed educazione. I Salesiani sono chiamati ad assumere una visione olistica dell’evangelizzazione, che definisca e comprenda tutta la dimensione di Gesù, definendo tale concetto come “evangelizzazione regnocentrica”, dato che tutta la missione di Gesù è l’evangelizzazione e questa è la vocazione della Chiesa. “Per noi, educatori nella sequela di Gesù Maestro, Evangelizzatore del Regno, l’educazione è la modalità migliore per realizzare la missione evangelizzatrice. L’atto educativo, il lavoro quotidiano di educare, va inteso come luogo e tempo favorevole all’azione di Dio”.

Don Franscesc Riu, salesiano dell’Ispettoria di Barcellona, ha centrato la sua presentazione sul “rapporto tra l’evangelizzazione e il progetto educativo” di ogni scuola. I destinatari della missione salesiana nelle scuole, esaminando l’evoluzione negli ultimi cinquant’anni, sono cambiati. Oggi le scuole salesiane in Europa si trovano di fronte ad un nuovo campo di missione perché la maggior parte delle famiglie e dei giovani sono lontani dalla fede cristiana e perciò richiedono un nuovo tipo di attività educativa e di un nuovo modello di pastorale. Per questo la scuola salesiana è chiamata a partecipare attivamente alla “nuova evangelizzazione”. Sono state segnalate due risorse fondamentali: la qualificazione degli educatori e il progetto educativo della scuola, in cui si concretizza l’idea che la scuola salesiana è un ambiente ideale per l’azione evangelizzatrice.

L’ultimo tema è stato sviluppato da don Xulio Iglesias, dell’Ispettoria di Spagna-León, che ha sottolineato l’importanza degli agenti della missione educativo-pastorale presentando una caratterizzazione e una “mappa di competenze degli educatori”. Il relatore ha messo in luce come un tempo fosse la comunità religiosa a garantire l’evangelizzazione e che la presenza di un ambiente cristiano favorevole influiva positivamente sia gli insegnanti e sia i giovani e le loro famiglie. “Oggi però dobbiamo andare oltre, attraverso la promozione della qualificazione umana e professionale e la ‘formazione pastorale’ di tutto il personale delle scuole, attraverso una formazione continua, reale e verificata, che abbracci tutte le aree della formazione” ha espresso don Iglesias.

Don Núñez Moreno, concludendo, ha richiamato i cinque punti su cui lavorare:

• lo sforzo di continuare a integrare ulteriormente l’educazione e l’evangelizzazione in un unico movimento (evangelizziamo educando);
• la scuola salesiana deve essere evangelizzatrice (ispirata al modello del Vangelo di Gesù Cristo e nell’impegno ecclesiale);
• il progetto educativo è uno strumento efficace per educare ed evangelizzare, nel quale confluiscono gli elementi educativi e pastorali della comunità pastorale;
• la comunità educativa pastorale è chiamata ad essere comunità cristiana di riferimento, impegnata a coltivare la leadership, la responsabilizzazione e  la formazione;
• e la persona dell’educatore come “mediazione evangelica” del credente, inserita in un processo di accompagnamento permanente.

Pubblicato il 19/04/2012