(ANS – Roma) – Si è concluso domenica 25 marzo l’incontro dei presidi dei centri salesiani di studi filosofici, dei centri affiliati e aggregati alla Facoltà di Filosofia dell’Università Pontificia Salesiana di Roma (UPS), degli incaricati degli studi dei postnoviziati che si avvalgono di centri non salesiani.
L’incontro, iniziato giovedì pomeriggio 21 marzo, ha visto la partecipazione di 51 presidi e incaricati delle varie regioni, 8 docenti della Facoltà di Filosofia, 3 membri del settore per la formazione ed alcuni studenti di filosofia dell’UPS; è stata una partecipazione che ha superato ogni aspettativa.
Fondamentali sono stati gli interventi del Consigliere generale per la formazione, don Francesco Cereda, e del Decano della Facoltà di Filosofia dell’UPS, don Mauro Mantovani, che alla luce del “Decreto di riforma degli studi ecclesiastici di filosofia”, promulgato dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, hanno illustrato la proposta di un curricolo triennale di Baccalaureato e del curricolo biennale di Diploma.
Tale proposta ha cercato di comporre le esigenze del “Decreto”, ha offerto gli elementi che possono caratterizzare il curricolo da una prospettiva salesiana, ha indicato quali possono essere gli spazi specifici, e quindi di libera scelta, di ogni centro di studio. Questi interventi hanno dato la possibilità ai gruppi per regioni e all’Assemblea di confrontarsi e di offrire suggerimenti alle proposte presentate.
Si è studiata la configurazione dei requisiti minimi da tenere presenti per soddisfare le esigenze del Decreto di riforma; con i vari corsi proposti, che occupano la durata di due anni, si potrà conseguire un Diploma pontificio riconosciuto dall’UPS. Si è profilata la possibilità di creare un legame tra i centri salesiani di studi filosofici e la facoltà di filosofia dell’UPS. Oltre alle affiliazioni, aggregazioni e incorporazioni, ora è possibile “associarsi” alla Facoltà di Filosofia, ottenendo il diploma pontificio dell’UPS.
I partecipanti sono stati invitati ad approfondire l’identità degli studi filosofici nei centri salesiani; comprendere la cultura odierna del proprio contesto o del mondo globalizzato, al fine di individuarne le radici, le affinità e le sfide nei confronti della visione cristiana della vita. La finalità degli studi del postnoviziato è di far maturare nella mente e nel cuore degli studenti una saggezza filosofica centrata sulla persona umana in tutte le sue dimensioni e aperta alla saggezza teologica, che è frutto della rivelazione divina e, inoltre, a motivare e sostenere la scelta vocazionale ponendo solidi fondamenti per la missione di educazione e di evangelizzazione. “Per noi salesiani tali studi si svolgono nel postnoviziato; preparano il salesiano consacrato, sia chierico che coadiutore, come educatore e pastore; entrano in dialogo con le scienze umane”, ha precisato don Cereda.
L’incontro è stato concluso dal Rettor Maggiore con un intervento “magistrale”, in cui ha evidenziato la necessità di curare il postnoviziato, che è oggi la fase più complessa e difficile e in cui persiste ancora una notevole fragilità vocazione. Per questo anche gli studi filosofici debbono contribuire a rafforzare l’identità vocazionale di vita consacrata salesiana. Ha proposto poi una concretizzazione di alcuni aspetti riguardanti la necessità dello studio, l’importanza della conoscenza e dell’approfondimento della cultura, la cura dei processi di inculturazione. Don Pascual Chávez ha poi presieduto l’Eucaristia conclusiva.
Pubblicato il 27/03/2012
