(ANS – Roma) – In occasione della chiusura del 2011, anno europeo del Volontariato, e a ricordo della Giornata Missionaria Salesiana 2011, dedicata al Volontariato Missionario, pubblichiamo una lettera aperta di un collaboratore del programma salesiano BOVA.
Lettera aperta a tutti coloro che hanno supportato il volontariato salesiano nel mondo
Cari amici, grazie!
In un mondo perfetto questa lettera sarebbe letta da ogni salesiano, suora salesiana, salesiano cooperatore, membro dello staff, animatore locale, giovane e chiunque altro abbia avuto un impatto sull’esperienza di un volontario. Queste persone probabilmente non sanno quanto bene hanno fatto – ma questo è solo un piccolo gesto per condividere un po’ dell’influsso che hanno avuto sui volontari, e, attraverso di loro, sul resto del mondo. Spero che queste parole serviranno a mostrare la nostra gratitudine, ad offrire incoraggiamento (specialmente in quelle rare giornate in cui i volontari sono un po’ meno che perfetti!) e a far conoscere al resto del mondo salesiano il loro buon lavoro.
Io lavoro per il Bosco Volunteer Action (BOVA - www.boscovolunteeraction.co.uk), che invia volontari dall’Ispettoria della Gran Bretagna alle comunità di tutto il mondo. E se questi volontari sono utili alla gioventù con la quale lavorano nel periodo di soggiorno all’estero, non ho alcun dubbio su chi ottiene il massimo beneficio da queste esperienze – i volontari stessi. Per questo abbiamo messo particolare enfasi sui processi di apprendimento dei volontari quando sono lontani da casa, sul continuo coinvolgimento nella Famiglia Salesiana, sulla Fede attraverso l’azione e sul tema della povertà una volta che tornano. In questo modo, il tempo all’estero offre la possibilità d’imparare attraverso l’azione; di servire i giovani di altre culture imparando la differenza tra “voglio” e “ ho bisogno” e l’importanza della comunità e crescendo in empatia, in solidarietà e nella passione per i temi della giustizia e della pace.
In un incontro a Roma (aprile 2011, ndr), sono stato uno dei sette coordinatori delle organizzazioni di volontariato salesiano provenienti da Europa, Stati Uniti e Australia che si sono incontrati con don Václav Klement, Consigliere per le Missioni salesiane, per riflettere sulla formazione dei volontari. Abbiamo notato l’impatto che i volontari al ritorno dalle missioni hanno avuto nelle nostre Ispettorie e ci siamo trovati d’accordo sull’importanza di formazione offerta dalla comunità ospitanti. Abbiamo condiviso il desiderio di ringraziarli e incoraggiarli.
Il nostro modello di “apprendimento attraverso l’azione” si fonda su persone impegnate, che spesso lavorano più che a tempo pieno con i giovani, e che oltre a dare il tempo alle loro comunità, Ispettorie, famiglie, alla loro vita di preghiera… in qualche modo trovano il tempo per sostenere i nostri volontari. In qualche modo, lo fanno! Sarebbe impossibile darne un elenco completo, ma gli esempi che seguono danno un assaggio di come i Salesiani e i loro collaboratori s’impegnino fino “ai supplementari”:
Potrei continuare a lungo. Con la loro presenza per i nostri volontari, queste persone determinano un impatto enorme su di loro, invitandoli a riflettere profondamente sulle diverse culture, la povertà, la fede e la vocazione. Un impatto che non si ferma qui; i risultati si vedono seguendo i volontari al ritorno nelle loro Ispettorie d’origine:
Don Petrus, membro dell’organizzazione di volontariato salesiano austriaco, ha saputo catturare l’importanza di quanti sostengono questi volontari quando ha notato che anche se costoro non possono venire qui come missionari del “Progetto Europa”, il loro lavoro li mette in piena solidarietà con gli obiettivi del Progetto. Dobbiamo continuare a costruire sul buon lavoro che hanno fatto, il Rettor Maggiore ci ha sfidato a fornire “risposte istituzionali” ai volontari al rientro e ad invitarli a considerare la vocazione di Cooperatori Salesiani.
Vorrei concludere questa lettera ringraziando ancora una volta tutti coloro che sipportano i nostri volontari e invitando tutti quelli che leggono questa lettera a ricordarli nelle loro preghiere,
Con gratitudine
James Trewby
Bosco Volunteer Action
Pubblicato il 30/12/2011