Belgio – Ritiro dei Salesiani Cooperatori: trasmettitori di senso |
Belgio – Celebrazione del 120° anniversario dell’opera di Liegi |
(ANS – Liegi) – Oltre 150 giovani, provenienti da Francia e Belgio, sono stati presenti alle cerimonie per festeggiare il 120° anniversario dell’arrivo dei Salesiani a Liegi e la professione perpetua di quattro salesiani, una belga e tre vietnamiti, durante l’Eucaristia presieduta dal Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez. Su invito del Movimento Giovanile Salesiano i giovani hanno poi proseguito la festa con un incontro presso il centro Don Bosco Farnières.
Nella serata di sabato 8 alla veglia dei giovani, denominata “Colori Salesiani” sono arrivati 150 ragazzi accompagnati da circa 20 Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA). La cappella era piena. Madre Yvonne Reungoat, Superiora delle FMA, e Don Chavez sono stati accolti con due esplosioni di coriandoli, che sono piovuti come una nuvola sopra la folla festante. Successivamente i 4 salesiani neoprofessi hanno risposto ad una serie di domande dei giovani, testimoniando il proprio cammino di vita, spiegandoo il senso della vita consacrata e le motivazioni che li hanno portati a questa scelta e presentando il carisma di Don Bosco. Più volte nel corso dell’incontro i ragazzi hanno sventolavano i loro fazzoletti e gridato la loro gioia come Farnières non aveva mai sentito prima.
La serata si è conclusa con una preghiera animata con canti, una breve rappresentazione e una dinamica per la quale i giovani hanno realizzato un telone con varie striscie colorate, rappresentanti le varie dimensioni della vita. Don Chávez ha concluso la giornata con il tradizionale pensiero della “buonanotte”, invitando tutti a scoprire la gioia e il fascino della vita religiosa. Se i quattro giovani salesiani che hanno emesso i voti hanno fatto un dono alla Congregazione, offrendo la propria vita, essa farà loro il meraviglioso dono di una vita entusiasmante e feconda, è stato il senso delle parole del Rettor Maggiore.
Domenica mattina i ragazzi, divisi in due gruppi sulla base dell’età, hanno riflettuto su vari argomenti. I più grandi hanno scoperto i vari gruppi che compongono la rete del MGS. Si sono resi conto che avevano credenze e pratiche comuni, pedagogia e sensibilità spirituale identiche... in breve, che condividono uno spirito di famiglia che sarebbe un peccato ignorare, soprattutto quando ci si accorge che insieme si va più avanti, perchè ciascuno è più forte e non si sente isolato. I più piccoli si sono riuniti per fare diversi laboratori sul tema dell’esclusione, del razzismo e tematiche affini. Con una domanda: “Che cosa scegli per il tuo progetto di futuro?”.
Don Luc Herpoel ha, infine, presieduto l’Eucaristia. La parabola evangelica degli invitati alla festa di nozze è stato rappresentata da alcuni ragazzi e poi seguita da un’omelia-azione: don Herpoel ha tirato fuori il contenuto della sua valigia, per insistere sul tema della veste adatta. Da un lato ha posto i vestiti e gli oggetti che ci possono allontanare dalla nostra verità interiore, e dall’altra i vestiti e le cose che si possono offrire al Signore.
L’incontro ha fortemente rafforzato i giovani: la scoperta della realtà salesiana da parte dei giovani belgi – e viceversa di quella belga per i ragazzi francesi – ha permesso a tutti i ragazzi di scoprirsi parte di un movimento che non è ristretto, ma che è condiviso da molti altri giovani cristiani. Le dinamiche di ogni gruppo locale si sono rafforzate, sono nate molte amicizie e diversi ragazzi si sono sentiti chiamati ad impegnarsi.
Pubblicato il 12/10/2011