(ANS – Santiago) - Mercoledì 31 agosto, i 50 comunicatori delle opere salesiane e dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice del Cile hanno vissuto un intenso primo giorno di lavoro, in una giornata formativa definita "storica" per il suo carattere d’insieme, nella casa di ritiro Istituto “Los Domínicos” di Santiago. La Comunicazione Sociale e la Spiritualità Salesiana e la Realizzazione di Progetti all’interno del Sistema di Gestione Policellulare sono stati i temi trattati.
Il Delegato Ispettoriale delle Comunicazioni, padre Juan Bustamante, mercoledì ha inaugurato i lavori, servendosi anche di proiezioni sull’identità, la spiritualità e su ciò che significa essere cominicatore salesiano. Ha approfondito sette caratteristiche proprie del Carisma Salesiano, come la carità pastorale, la grazia di unità, lo stile di preghiera, la missione giovanile popolare, l’ottimismo e la gioia, il lavoro e la temperanza e il senso di Chiesa.
Nel suo intervento, il Delegato Ispettoriale ha sostenuto che la principale sfida dei comunicatori salesiani è quella di comunicare la Buona Notizia (Vangelo) in un contesto in cui le informazioni che colpiscono sono generalmente quelle di carattere negativo. “Tutti siamo educatori e comunicatori, e a partire dalla comunicazione dobbiamo stimolare le capacità dei ragazzi. La comunicazione ha a che vedere con la nostra spiritualità. E’ questa una grande sfida. Siamo missionari dei giovani”, ha sottolineato padre Bustamante.
Nel pomeriggio Sergio Barahona, che fa parte del Dipartimento dell’Educazione, ha approfondito il tema dell’elaborazione di progetti nel contesto del modello di gestione “Policellulare”, predominante nelle opere dei salesiani e dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Nel ricco scambio di opinioni tra i partecipanti é emersa la necessità di stabilire ruoli, funzioni e competenze dei coordinatori dell’Area della Comunicazione delle scuole e il bisogno di un Piano di Miglioramento dell’area, come risposta alle richieste delle istituzioni che controllano per conferire la Certificazione di Qualità nella Gestione Scolastica.
Barahona ha fatto conoscere inoltre aspetti chiave come l’organizzazione dell’Area delle Comunicazioni, sottolineando che “i nostri utenti principali sono i giovani, per questo parliamo di protagonismo giovanile. In una comunità educativa pastorale (che educa ed evangelizza), deve predominare una struttura che organizza la comunità per il bene dei giovani e delle loro famiglie”.
Inoltre ha insistito sull’importanza di rispondere alle domande “Perché comunicare? Cosa comunicare? Come comunicare? Quando comunicare?” nel momento in cui si vuole elaborare un progetto di miglioramento per l’area. “Si deve guardare al futuro, definendo un insieme di azioni alle quali partecipa un gruppo di lavoro che ci faccia camminare per il realizzazione della missione e della visione della nostra opera. La cosa peggiore è l’immobilismo”.
La giornata si é conclusa con la Buonanotte dell’Ispettore padre Leonardo Santibáñez, che ha sottolineato che i comunicatori salesiani devono essere portatori e portavoci di buone notizie. Ha definito “storica” la Giornata nel Contesto dell’Ispettoria, vista la sua realizzazione, per la prima volta, “insieme”. Ha ricordato l’esortazione del Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez, che invita ad assumere qualsiasi luogo in cui si trovano giovani bisognosi, come luogo in cui deve stare la Famiglia Salesiana e dove la comunicazione deve occupare un posto molto importante.
Pubblicato il 2/09/2011
