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18/8/2011 - Spagna - Giovani, ci sono dei sicuri punti di riferimento
Foto dell'articolo -SPAGNA – GIOVANI, CI SONO DEI SICURI PUNTI DI RIFERIMENTO

(ANS – Spagna) - I giovani oggi sono disorientati. Ma per loro, come per tutti, esistono dei sicuri punti di rfierimento ai quali legare il percorso della vita. Sono queste alcune delle considerazioni espresse dal cardinale Òscar Maradiaga, SDB, nella lezione di catechesi tenuta questa mattina a Madrid nella parrocchia di Santa Maria dell’Europa a un gruppo di oltre mille pellegrini alla GMG.

“Mai come in questo tempo la tecnologia ci mette a disposizione strumenti utili all’orientamento” ha commentato il Cardinale, arcivescovo di Tegucigalpa in Honduras e Presidente della Charitas Internationalis. “Un tempo i naviganti leggevano le stelle per orientarsi nelle grandi traversate. Oggi le stelle sono quelle di Hollywood, o quelle vere sono consultate per gli oroscopi”.

“Eppure” ha proseguito “non ci sono sistemi GPS in grado di aiutarci nei percorsi dell’esistenza”. Usando la metafora dei satelliti, il cardinale Maradiaga ha conquistato l’attenzione dei giovani spiegando che nella vita spirituale i critiani hanno tre grandi punti di riferimento: la Parola, l’Eucarestia, la Madre di Gesù.

Anche attraverso le risposte ad un’ampia serie di domande che i presenti hanno posto, il cardinale ha sviluppato una originale traduzione operativa della frase dell’apostolo Paolo posta a sigillo di questa GMG 2011: “siate radicati in Cristo, saldi nella fede”. “L’errore fondamentale che stiamo compiendo è quello di mettere Dio fra parentesi nella vita personale e renderlo del tutto estraneo alla vita pubblica” ha spiegato con riferimento anche ai recenti episodi di violenza in Gran Bretagna, rispetto ai quali lo stesso Primo ministro inglese si è espresso in termini di “perdita di senso etico”.

L’obiettivo della GMG è quello di aiutare la vita ordinaria del credente, non di suscitare entusiasmi effimeri. Al contempo è manifestazione diretta della fede che già palpita nei giovani. L’osservazione di molti educatori è la stessa di pastori come il cardinale Maradiaga: “siete in questo momento testimoni forti della fede in Cristo, e di questo noi adulti vi siamo grati”.

Il clima di fiducia e di confidenza con “don Òscar” ha permesso anche di rivolgergli domande personali, o di manifestare pubblicamente sentimenti e progetti di vita. Come quella di due giovani che hanno vissuto insieme la GMG di Colonia, si sono poi dedicati al volontariato nei Paesi poveri e oggi hanno deciso di compiere il percorso del fidanzamento.

“La mia fede è nata in casa, da mia madre” ha risposto il cardinale Maradiaga “e si è sviluppata nel collegio salesiano dove ho studiato e dove ho accolto la vocazione a farmi sacerdote”. Una storia ordinaria come per tanti, straordinaria come per tutti quando incontrano Cristo. “La nostra identità prima è quella di essere figli di Dio. Non siamo cristiani in quanto andiamo a messa ogni domencia per abitudine, ma perché viviamo nella nostra vita e comunichiamo questa identità”.  
      
L’incontro si è concluso con una celebrazione eucaristica.

Pubblicato il 18/08/2011    

 

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