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14/3/2011 - Thailandia - La Regione Asia est-Oceania, tra sfide e futuro
Foto dell'articolo -THAILANDIA – LA REGIONE ASIA EST-OCEANIA, TRA SFIDE E FUTURO

(ANS - Hua Hin) – Sabato 12 marzo si è conclusa la Visita d’Insieme per la Regione Asia est-Oceania. L’invito del Rettor Maggiore a vincere le sfide poste dalla crisi economica, dalla realtà sociale, culturale e religiosa di un’area caratterizzata dalla pluralità.

Don Pascual Chávez parlando agli Ispettori e ai membri dei loro Consigli ha introdotto il suo intervento citando l’articolo 3 delle Costituzioni salesiane nel quale si descrivono i tratti caratteristici dell’identità e della missione salesiana da considerare principalmente per il rinnovamento delle Ispettorie e delle comunità locali. Passo necessario, ha indicato il IX successore di Don Bosco, è la comprensione dei cambiamenti che a livello mondiale caratterizzano anche la vita religiosa e salesiana ponendo nuove sfide culturali, religiose, istituzionali e personali.

La postmodernità, l’inculturazione, l’interculturalità, la secolarizzazione e il secolarismo sono le principali sfide culturali. La postmodernità, con i suoi aspetti positivi e negativi, riguarda anche questa regione. Il Rettor Maggiore ha invocato un equilibrio tra l’inculturazione e l’inter-culturalità perché la fede viene percepita attraverso gli occhi della propria cultura. La secolarizzazione, fenomeno che di per se non è né negativo e né positivo, spesso degenera in secolarismo. Tale rischio, ha ricordato il Rettor Maggiore, può coinvolgere più i salesiani stessi che i molti popoli profondamente religiosi della regione.

In un contesto multireligioso le sfide da vincere sono l’evangelizzazione, chiamata a trovare nuove modalità di comunicazione, e il pluralismo che può cedere al relativismo e il dialogo inter-religioso. C’è bisogno di “ministero di conciliazione intelligente, siamo chiamati a dare conto della nostra fede nei luoghi pubblici”.

Don Chávez, riferendosi al livello istituzionale, ha esortato ad una maggiore cura nella formazione iniziale così da evitare la frammentazione e favorire l’assimilazione delle linee guida della missione salesiana. Forte deve essere l’impegno nell’animazione e nel governo delle Ispettorie e delle comunità locali, così da superare resistenze al cambiamento.

A livello personale le varie sfide, quali l’individualismo, la povertà, le relazione affettiva e la passione per i giovani, vanno vinte rafforzando e approfondendo la propria identità di consacrato e di salesiano. Per questo vanno coltivati nella formazione, iniziale e permeante, le relazioni interpersonali, la dimensione intellettuale, la vita spirituale, l’azione pastorale.

Nonostante le difficoltà che le sfide elencate possono porre all’azione salesiana, nella Regione Asia est-Oceania si assiste ad una “primavera” della Chiesa. Negli ultimi 15 anni si è quadruplicato il numero dei sacerdoti, i religiosi sono aumentati del 40% e le religiose del 30%; centinaia le vocazioni di missionari “ad gentes”.

Nel contesto della regione il motto salesiano “Da Mihi Animas” deve declinarsi in tre maniere; attraverso il misticismo, perché nella generale religiosità dell’area è essenziale garantire una forte esperienza personale di Dio; attraverso la profezia delle comunità religiose, chiamate a vivere il Vangelo come un modello alternativo; e tramite il servizio, che a imitazione di Gesù, deve essere per il bene dei giovani poveri e gli emarginati.

Tra le indicazioni date, in riferimento ad alcune aree, ci sono la conoscenza curata di Don Bosco; il saper riconoscere nell’evangelizzazione e nella promozione vocazionale i “semi del Regno” nel Buddismo, Confucianesimo, Taoismo, Islam; la povertà come donazione totale di se stessi e l’attenzione al creato e all’utilizzo sostenibile delle risorse della terra.

In riferimento alla disciplina religiosa, rilevando la fedeltà dei salesiani di questa regione, ha suggerito, per far fronte ai casi di irregolarità, di costituire comunità numericamente più consistenti, di nominare direttori salesiani che sappiano animare e governare, di curare la formazione permanente e l’accompagnamento spirituale.

Pubblicato il 14/03/2011

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