(ANS – San Paolo) – Nel messaggio per la GMG il Santo Padre ha scritto ai giovani. “Cari giovani, non riempiamoci la bocca di belle parole sui poveri! Incontriamoli, guardiamoli negli occhi, ascoltiamoli. I poveri sono per noi un’occasione concreta di incontrare Cristo stesso, di toccare la sua carne sofferente”. Accogliendo il suo messaggio due giovani brasiliane hanno deciso di partire per fare volontariato in Angola.

Il 1° febbraio è stata la data prescelta da Fernanda Graciela Smith, di professione psicologa, e Nayane Aline Borim, educatrice professionista. Le due giovani hanno deciso di partire per un altro paese e offrire un po’ del loro tempo per servire gli altri, i poveri, i bisognosi. Per un anno le due volontarie affronteranno realtà diverse, ma con un unico desiderio: amare e servire Dio nei poveri e bisognosi.

È interessante notare che la vocazione missionaria nasce in un ambiente missionario, che parla delle missioni, in cui si vengono a conoscere le realtà missionarie e dove si prega per i missionari. “Sono cresciute in mezzo alle attività pastorali nelle loro comunità e hanno conosciuto il lavoro dei missionari, ma soprattutto si sono identificate nel lavoro missionario”. Entrambe le ragazze hanno vissuto in contesti salesiani nei quali si respirava lo spirito missionario animato dai Salesiani.

Un’esperienza missionaria cambia la vita. Offrire almeno un anno di vita per servire e donarsi liberamente agli altri è un segno di un grande amore per Dio. Ha detto loro don James Eliomar: “care Grasiela e Nayane, spero che possiate presto iniziare l’esperienza che avete sognato da tempo. Abbracciate la missione oltre le vostre forze e confidate nello Spirito di Dio. Non scoraggiatevi di fronte agli errori e alle avversità che incontrerete nella missione. Siate fonte di speranza per tutti coloro che vengono da voi. Cercate sempre forza nella presenza di Gesù. Pregate molto, è la base di ogni attività missionaria”.

Pubblicato il 04/02/2016