(ANS - Roma) – Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, nel 2015 sono stati uccisi nel mondo 22 operatori pastorali: 13 sacerdoti, 4 religiose, 5 laici. “Ieri come oggi, compaiono le tenebre del rifiuto della vita, ma brilla ancora più forte la luce dell’amore, che vince l’odio e inaugura un mondo nuovo” ha ricordato il Papa il 26 dicembre scorso, in occasione della festa di santo Stefano, primo martire.
“La scia degli operatori pastorali uccisi rivela in questa fase storica dell’umanità una recrudescenza inaudita. Sembra non avere eguali nella storia, perché è in atto una persecuzione globalizzata” ha commentato padre Vito Del Prete, missionario del PIME.
Dal 2000 al 2015, secondo i dati diffusi in una recente nota, sono stati uccisi nel mondo 396 operatori pastorali, di cui 5 Vescovi. Nel 2015, secondo la ripartizione continentale, sono stati uccisi:
Nell’elenco degli operatori pastorali uccisi nel 2015 figurano anche i due giovani animatori dell’oratorio salesiano di Aleppo, i fratelli Anwar Samaan e Misho Samaan, morti sotto i bombardamenti insieme con la loro madre Minerva.
In generale, sia nel 2015, sia negli ultimi anni precedenti, la maggior parte degli operatori pastorali, è stata uccisa in seguito a tentativi di rapina o di furto, compiuti anche con ferocia, in contesti che denunciano il degrado morale, la povertà economica e culturale, la violenza come regola di comportamento, la mancanza di rispetto per la vita. E qualcuno è stato ucciso proprio dalle stesse persone che aiutava.
Motivo di ulteriore preoccupazione è poi la sorte di altri operatori pastorali sequestrati o scomparsi, di cui non si hanno più notizie anche da svariati anni.
Pubblicato il 11/1/2016
