(ANS – Trelew) – “Sono già 10 anni che ho lasciato Timor Est per la Patagonia argentina, da giovane salesiano e primo missionario della regione Asia Est-Oceania nella terra di Cagliero, le missioni sognate dal nostro Padre Don Bosco”. Sono parole di don Brigildo de Deus, Salesiano est-timorese.
Don de Deus prosegue: “attualmente sto sviluppando il lavoro pastorale nella comunità salesiana di Trelew, Provincia di Chubut, Patagonia, a 1455 km da Buenos Aires. In particolare il mio lavoro consiste nella cura pastorale delle due scuole, con circa 800 studenti ciascuna, nella città di Trelew e Rawson, a 25 km di distanza l’una dall’altra. Tuttavia la comunità salesiana non è inserita in nessuna delle due, ma si trova in un quartiere povero fuori nelle periferie. Così, oltre a servire i ragazzi delle scuole, posso seguire i giovani dei quartieri attraverso l’associazionismo: l’Oratorio, gli ‘Exploradores Don Bosco’, l’infanzia missionaria, il catechismo, il Centro di Formazione Professionale, il Movimento Giovanile Salesiano, alcune cappelle che fanno parte del raggio della parrocchia in cui opero, e anche sostenendo l’impegno missionario in senso stretto che stanno conducendo due salesiani consacrati della nostra comunità”.
In precedenza don de Deus aveva servito nella comunità di Bahia Blanca-La Piedad, per 3 mesi, e a Zapala-Neuquén. In quei luoghi missionari ha imparato lo spagnolo, la cultura della Patagonia argentina e ha fatto le sue prime esperienze con i giovani e le comunità rurali indigene dei Mapuche. Poi sono seguiti quattro anni di teologia a Buenos Aires, con un grande arricchimento dal punto di vista formativo e nell’inculturazione; infine, ha lavorato anche presso l’opera “Sagrado Corazón de Jesús” a La Plata-Buenos Aires, nelle attività pastorali scolastiche e con i gruppi giovanili.
Nella sua attuale sede “molti giovani frequentano la proposta salesiana e vi è un significativo impegno dei laici e dei giovani nel carisma. Tuttavia non c’è sempre una risposta così entusiasta alla vita di fede attiva nella Chiesa o ad una specifica vocazione religiosa, mentre c’è per il lavoro sociale e di carità. Ci sono molte realtà giovanili toccate dalla violenza e dalla droga. Manca l’educazione ai valori umani, religiosi alla salute… e questo fa sì che sorgano costantemente sfide nei lavori pastorali della Chiesa universale, particolare e carismaticamente”.
“Personalmente mi trovo bene con il lavoro pastorale e missionario e negli ambienti giovanili, come mi sono sentito ben accettato nelle comunità in cui ho lavorato” dice Don de Deus; che termina con un appello: “invito tutti i miei fratelli salesiani che hanno letto questa condivisione e sentono un’inquietudine missionaria: non esitate a fare domanda per le missioni!”.
Pubblicato il 03/11/2015
