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20/10/2015 - Ghana - Confermare la propria vocazione missionaria presso il DBCPC
Foto dell'articolo -GHANA – CONFERMARE LA PROPRIA VOCAZIONE MISSIONARIA PRESSO IL DBCPC

(ANS – Ashaiman) – Ci sono molti modi per discernere la vocazione missionaria “ad gentes” – all’esterno e per la vita – di un giovane salesiano. Uno di questi è trascorrere uno o due anni di tirocinio in una terra di missione prima che la vocazione missionaria ad gentes venga confermata dai superiori.

Il giovane chierico salesiano cinese Po Tak Anthony, nato a Hong Kong, ha trascorso il primo anno del suo tirocinio nella sua città natale, servendo presso la scuola salesiana “Shai Kei Wan”; tuttavia il suo secondo anno verrà speso in Africa, in Ghana, per confermare la sua chiamata missionaria. Anthony aveva inviato la sua domanda missionaria al Rettor Maggiore già due anni fa; ed attualmente si trova a collaborare presso il centro salesiano per i minori vittime della tratta “Don Bosco Child Protection Center” (DBCPC) di Ashaiman, in Ghana, nell’Ispettoria dell’Africa Occidentale Anglofona (AFW).

Sono qui in Ghana già un po’ più di un mese. – scrive il salesiano in questo ottobre missionario –Sono lieto del fatto che gradualmente mi sto adattando al luogo, alle culture e ai linguaggi. Certo, ci sono alcune difficoltà e sfide che sto affrontando, ma sono belle e m’incoraggiano ad andare avanti; non ho bisogno di aver paura perché Dio è sempre con me, mamma Maria mi protegge... Non c’è nulla che mi scoraggi... finora, penso che l’unica cosa che mi spaventi è allontanarsi da Dio. Dio è sempre buono, mi concede abbondanti grazie e mi fa sperimentare la sua presenza tutti i giorni, soprattutto in mezzo ai bambini e ai giovani.

Il mio compito è l’apostolato quotidiano presso il Child Protection Center. Quei bambini vulnerabili sono abbandonati. Alcuni di loro non sanno dove sia la loro città, non conoscono le loro famiglie, non hanno alcuna possibilità di andare a scuola, sono costretti a lavorare all’aperto... ogni giorno bisogna affrontare molti problemi e situazioni ingiuste. Poveri bambini! Io sono qui per accompagnarli tutti i giorni. Per giocare, studiare e pregare. Vedo Gesù in ciascuno dei loro volti, sono tutti bellissimi e veramente Figli di Dio. Essi non dovrebbero essere trattati in questo modo... Il mio cuore si sta sciogliendo nell’Amore di Dio e Lui mi chiede di condividere il suo amore per i bambini. Credo che nulla è più grande del suo amore e io ho bisogno di essere il suo inutile strumento per condividere qui il suo amore per i bambini”.

Pubblicato il 20/10/2015

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