Italia – SYM DON BOSCO 2015: "Grazie Don Bosco" |
Italia – SYM DON BOSCO 2015: la comunione tra i giovani di tutto il mondo |
Italia – INTERVISTA AL RETTOR MAGGIORE AL SYM DON BOSCO 2015 |
(ANS – Torino) – “Voi non siete giovani degli ambienti salesiani solo per ricevere, ma anche per DARE e per DARSI”. Con queste parole il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha incoraggiato i giovani presenti al SYM DON BOSCO 2015 a vivere la loro partecipazione al Movimento Giovanile Salesiano (MGS) come impegno e servizio “per i giovani”.
di Gian Francesco Romano
L'intervento del Rettor Maggiore, realizzatosi in forma d'intervista, è stato l'atto centrale del momento formativo della terza giornata; e il Rettor Maggiore si è rivolto ai giovani soprattutto per far comprendere loro quanto essi siano essenziali per la Famiglia Salesiana e quanto grandi siano le loro potenzialità. “È possibile immaginare di festeggiare il compleanno di Don Bosco solo CON I GIOVANI, IN MEZZO AI GIOVANI”, ha detto il Rettor Maggiore commentando l'evento del SYM DON Bosco, da lui definito una “meravigliosa celebrazione del Bicentenario”.
Egli li ha anche esortati a insistere con i Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice affinché si dedichino sempre di più ai giovani, affinché spendano tutta la vita per loro, affinché siano sempre più simili a Don Bosco e Madre Mazzarello.
E ha lasciato loro quello che ha ritenuto potessero essere le “consegne” che Don Bosco darebbe oggi ai ragazzi: tenere sempre Dio e Maria Ausiliatrice al centro dei loro cuori, essere protagonisti della propria vita e segno di un'alternativa possibile nella società, avendo a cuore gli immigrati, i poveri, i bisognosi: “essere controculturali in ciò per cui è importante e necessario andare controcorrente (…). DOBBIAMO SENTIRCI A DISAGIO MENTRE ABBIAMO i poveri accanto a noi, o anche lontano da noi (…). Come politica della vita noi abbiamo il Vangelo”.
In precedenza, durante le attività animate dai ragazzi dell'MGS dell'Italia Meridionale, già erano arrivate significative testimonianze d'impegno per i giovani. Il salesiano spagnolo Rubén Escribano Caro aveva raccontato come è nata la sua vocazione: attraverso il servizio in un centro giovanile, dopo essere nato in una famiglia di Testimoni di Geova e aver vissuto l'adolescenza senza sentire il bisogno di Dio.
Due Salesiane Cooperatrici italiane avevano invece manifestato come la conoscenza di Don Bosco e la partecipazione alle attività oratoriane abbiano dato senso alle loro vite e speranza a quelle di molti altri giovani.
Mentre una coppia di sposi Salesiani Cooperatori del Portogallo aveva testimoniato la loro scelta di “fare tutto a metà” nella vita, spendendosi per l'educazione dei giovani, “il loro primo pensiero del giorno e l'ultimo tema dell'ultima conversazione la sera”.
La mattinata si è chiusa con l'Eucaristia presieduta dal Rettor Maggiore nel PalaRuffini. “Siamo tutti portatori del sogno di Don Bosco” ha ribadito il Rettor Maggiore nell'omelia.
Pubblicato il 13/08/2015