(ANS – Torino) – “Con i giovani” dal mattino, fino alla sera. I valori e le idee di comunione professati durante la mattinata di ieri, mercoledì 12 agosto, al PalaRuffini, sono stati messi in pratica dai giovani del Movimento Giovanile Salesiano durante il pomeriggio e la sera della stessa giornata.

di Gian Francesco Romano

“La vicinanza, la presenza credo siano imprescendibili oggi con i giovani; oggi e sempre, perché i giovani sempre hanno bisogno di sentire questo affetto, quest'amorevolezza di cui parlava Don Bosco...” ha sintetizzato, poco dopo che si era chiuso il momento formativo sullo stare “con i giovani”, Marian, giovane spagnola di Alicante, anche lei nata il 16 agosto, come Don Bosco, exallieva sia delle Figlie di Maria Ausiliatrice, sia dei Salesiani, ed attualmente insegnante in una scuola delle FMA.

Prossimità e vicinanza dei giovani verso altri giovani: due atteggiamenti che sono stati incarnati da tutti i  partecipanti al SYM DON BOSCO nella festa serale al Parco Ruffini. Per nulla stanchi dopo i percorsi svolti per la città di Torino, i giovani delle varie delegazioni nazionali o ispettoriali hanno dato vita ad un momento che non è stato solo ludico, ma che ha rappresentato anche una grande occasione per conoscersi, fare amicizie e costruire legami.

Sul palco centrale si sono alternati gruppi di ballo e floklorici dei vari paesi, mentre lungo tre vie del parco, attraverso vari stand, era offerta la possibilità di partecipare a giochi e balli di gruppo, indossare abiti tradizionali di paesi lontani, praticare acrobazie, scambiare gadget, scattare gli immancabili selfie...

Come solito in queste circostanze, la differenza di lingua non è stata un problema, con i ragazzi a testimoniare quanto possano essere fragili gli ostacoli alla comunione se si vivono le dimensioni della gioia e del servizio.

Pubblicato il 13/08/2015