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9/7/2015 - Spagna - “Non possiamo abbassare la guardia nella lotta contro l’Ebola”: nuovi casi in Sierra Leone e Liberia
Foto dell'articolo -SPAGNA – “NON POSSIAMO ABBASSARE LA GUARDIA NELLA LOTTA CONTRO L’EBOLA”: NUOVI CASI IN SIERRA LEONE E LIBERIA

(ANS – Madrid)– Nuovi casi di Ebola in Sierra Leone e la Liberia hanno fatto di nuovo scattare i campanelli d’allarme. “La Liberia era un paese libero dalla malattia dal 9 maggio, ma ora già ci sono tre nuovi casi. E Anche in Sierra Leone siamo preoccupati per il rispuntare dei contagi”, spiega don Jorge Crisafulli, Ispettore dei Salesiani nell’Africa Occidentale Anglofona. “Non possiamo abbassare la guardia. Abbiamo di fronte un nemico invisibile” dice il missionario.

Sono già oltre 28.000 le persone colpite dal virus Ebola e 11.200 quelle che hanno perso la vita in Liberia, Sierra Leone e Guinea Conakry a causa del virus. Le conseguenze sulla popolazione sono di grande rilevanza. Ad esempio, oltre 16.000 bambini hanno perso entrambi o almeno uno dei genitori.

I bambini hanno sofferto molto, ma i Salesiani in Sierra Leone non li hanno lasciato soli e oltre 250 minori sono accolti in un centro dove è possibile riprendersi. “Possono esprimere i loro traumi, socializzare, continuare a imparare e lavorare sodo per tornare a vivere con le loro famiglie”, spiega uno dei volontari che lavora con questi bambini.

“I miei genitori sono morti di Ebola. Un’ambulanza li ha presi e né io, né i miei quattro fratelli li abbiamo più visti. Io stessa sono stata malata. Mi hanno portata in ospedale e sono stato separata dai miei fratelli. Ero molto triste. Tre settimane più tardi mi hanno portata al centro salesiano e sono migliorata molto. Voglio tornare a vivere con i miei fratelli e i miei zii. Voglio studiare e diventare medico”. È la storia di Margherita, 14enne; ma è anche quella di migliaia di persone. Alfa, di 5 anni, ha perso i genitori e 12 membri della sua famiglia. Oggi vive nel centro salesiano con i suoi fratelli. Ibrahim, appena 4 anni, ha perso il padre per l’Ebola e sua madre perché è fuggita.

Davanti a questa realtà, la Procura Missionaria Salesiana di Madrid richiama l’attenzione affinché non si dimentichi che l’Ebola e le sue conseguenze non sono ancora state sconfitte. È stata così lanciata la campagna “Y ahora, ¿qué?” (E adesso?). “Abbiamo ancora bisogno dell’aiuto di molte persone per poter salvare il futuro dei bambini e dei giovani in Liberia, Sierra Leone e Guinea Conakry, i bambini dell’Ebola”, dice Ana Muñoz, portavoce dell’organizzazione.

Pubblicato il 09/07/2015

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