(ANS – Madrid) – “Il capitale umano di un continente non può sparire annegato nelle acque del Mediterraneo, mentre l’Europa guarda dall’altra parte”. È questa una delle premesse della campagna #StopNaufragios lanciata dall’ONG giovanile salesiana “Jóvenes y Desarrollo” per denunciare la “disumanità” dei viaggi compiuti da migliaia di migranti per raggiungere l’Europa e per sensibilizzare i paesi del Sud del mondo alla cooperazione e all’educazione, allo scopo di eliminare quella povertà estrema che costringe le popolazioni alla fuga.
Non è solo “un problema di sicurezza marittima, né di mafie che trafficano e si arricchiscono con il dolore degli altri”, spiega Manuel De Castro, Presidente di “Jóvenes y Desarrollo”; è un problema che “sarà risolto solo quando, attraverso lo sviluppo di questi paesi impoveriti, i loro abitanti potranno raggiungere una vita sufficientemente dignitosa da don dover più fuggire”.
Per questo osserva che, “mentre l’Europa non riesce a raggiungere un accordo su come risolvere questa situazione” l’ONG giovanile salesiana lancia questa campagna che comprenderà diverse azioni di sensibilizzazione e di sostegno economico per favorire i progetti educativi promossi dai Salesiani in paesi come Nigeria, Costa d'Avorio, Camerun, Etiopia, Guinea Conakry, Congo, Senegal, Mali, Togo, Ghana, Niger, Burkina Faso, Gambia e Sierra Leone.
In particolare, Jóvenes y Desarrollo metterà in opera un progetto per la formazione professionale e la sensibilizzazione dei giovani più svantaggiati dell’Etiopia, facendo loro presente la pericolosità dei viaggi e fornendo alternative di futuro attraverso l’educazione.
“Il capitale umano di un continente non può sparire annegato nelle acque del Mediterraneo, mentre l’Europa guarda dall’altra parte. La cooperazione per lo sviluppo è fondamentale” ribadisce l’organizzazione, mentre ricorda anche che, nel 2014, secondo i dati diffusi dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, sono morti in mare circa 3.500 migranti.
Ulteriori informazioni sulla campagna sono disponibili sul sito di Jóvenes y Desarrollo
Pubblicato il 10/05/2015